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Sequestrati 170 milioni di giocattoli tossici per bambini

Il maxi-sequestro di braccialetti elastici per bambini è stato compiuto dalla Guardia di Finanza nelle province di Padova, Venezia e Treviso per un valore commerciale di circa 10 milioni di euro.
A cura di S. P.
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La Guardia di Finanza di Padova ha sequestrato 170 milioni di elastici per braccialetti considerati tossici e ha denunciato l'importatore cinese che avrebbe potuto ricavare dalla partita di giocattoli 10 milioni di euro. Il maxi-sequestro è stato compiuto nelle province di Padova, Venezia e Treviso. Le indagini sono iniziate quando gli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria hanno individuato presso il Centro Ingrosso Cina di Padova una grossa partita di merce priva di qualsiasi nota informativa, senza alcuna indicazione in lingua italiana, e con un marchio “CE” risultato contraffatto. La Camera di Commercio di Padova ha poi contribuito alle indagini attivando l'Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli di Como, i cui laboratori specializzati hanno certificato la tossicità dei braccialetti.

Rilevati ftalati in misura cento volte superiore al massimo consentito – L'operazione della Guardia di Finanza ha portato a individuare un imprenditore cinese 27enne, attivo nella zona industriale della cittadina veneta, che ha inondato il mercato dei piccoli braccialetti giocattolo elastici e colorati, che contenevano sostanze altamente tossiche. In particolare i braccialetti per bambini sequestrati contenevano, secondo l'Istituto Italiano Sicurezza dei giocattoli di Como, ftalati per oltre 100 volte quanto consentito dal ministero della Salute. I finanzieri si sono soffermati anche sulla situazione patrimoniale del 27enne, che nel 2013 aveva dichiarato un giro d'affari per appena 10 euro.

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