Sequestrata la villa di Baglioni a Lampedusa per abusivismo

La villa di Claudio Baglioni a Lampedusa finisce sotto sequestro a seguito di un’inchiesta contro l’abusivismo edilizio sull'isola coordinata dalla Procura di Agrigento. Oltre al sequestro di circa trenta edifici avvenuto questa mattina da parte della Guardia di Finanza, per la stessa inchiesta il Gip Alberto Davico su richiesta del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Luca Sciarretta ha scritto nel registro degli indagati anche novanta persone accusate a vario titolo di abusi edilizi. Il cantante che in quella villa aveva anche ospitato alcuni migranti giunti sull'Isola, comunque non è nella lista degli indagati, anche perché l'immobile dove abita è della società Cala Creta i cui vertici sembrerebbero invece coinvolti nell'inchiesta. Tra gli indagati oltre ai proprietari delle case compaiono professionisti e tecnici del Comune e della Soprintendenza di Agrigento, per loro le accuse sono di lottizzazione abusiva e violazione delle norme urbanistiche. Si sta valutando anche la possibilità di altre ipotesi di reato, in particolare contro la pubblica amministrazione, per questo motivo sono in corso accertamenti presso l'Ufficio tecnico del Comune di Lampedusa e alla Soprintendenza ai Beni culturali di Agrigento. Come spiega il Gip Davico avendo già accertato attività di lottizzazione abusiva è stato ritenuto necessario il sequestro degli edifici per impedire “la commissione di altri reati, connessi al processo di speculazione edilizia attualmente in pieno svolgimento sull'intera area, trattandosi di aree, terreni, opere e fabbricati destinati a un futuro provvedimento di confisca con conseguente acquisizione di diritto e gratuitamente al patrimonio del Comune di Lampedusa".