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Sentenza Kristina Gallo, Iannuccelli: “Niente la restituirà alla famiglia ma giustizia è stata fatta”

L’avvocato Barbara Iannuccelli ha commentato a Fanpage.it la sentenza di oggi sull’omicidio di Kristina Gallo: “Abbiamo lavorato tanto a questo caso perché con la prima richiesta di archiviazione era impossibile lasciarla senza giustizia”. Per il delitto è stato condannato l’ex Giuseppe Cappello.
A cura di Ida Artiaco
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"Abbiamo lavorato tanto a questo caso perché con la prima richiesta di archiviazione era impossibile lasciare Kristina Gallo senza giustizia. L'opposizione fatta dalla famiglia ha portato a rimettere la palla in campo e oggi Giuseppe Cappello è stato condannato a 30 anni per omicidio con l'aggravante dello stalking. È stato anche dichiarato socialmente pericoloso".

Così Barbara Iannuccelli, avvocato costituitosi parte civile per La Caramella Buona Onlus, ha commentato a Fanpage.it la sentenza letta oggi al tribunale di Bologna sull'omicidio di Kristina Gallo, la 26enne trovata cadavere nella sua casa di Faenza dal fratello alla fine di marzo 2019.

Per il delitto è stato condannato a 30 anni di carcere l'ex compagno della vittima, Giuseppe Cappello, al termine del processo con rito abbreviato. Il giudice ha accolto le richieste dell'accusa.

"Io mi sono costituita parte civile per l'associazione La Caramella Buona Onlus, che da 30 anni lotta contro la violenza di genere a favore di donne e bambini e a favore della Caramella è stato liquidato il danno il 10mila euro. Se riusciremo ad andare avanti, ad eseguire questa sentenza per recuperare i soldi, investiremo questo denaro alla memoria di Kristina in favore di tutte quelle donne che speriamo di salvare", ha detto ancora Iannuccelli.

L'avvocato ha concluso affermando che questa "è stata una storia che ci ha lasciato col fiato sospeso fino a pochi minuti fa. Ieri abbiamo fatto 10 ore di udienza e la notte non è stata facile da superare, soprattutto per me che oltre ad essere avvocato mi porto dietro un carico emotivo di una intera associazione sulle spalle. Parlare di soddisfazione forse è sbagliato perché Kristina non c'è più e niente potrà restituirla alla sua famiglia e a sua figlia ma possiamo dire che, per una volta, siamo contenti che la giustizia sia arrivata".

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