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Sempre più apprezzato il vino italiano nel mondo

A trainare il settore è soprattutto lo spumante. Le bollicine italiane piacciono sempre di più, specie in Asia.
A cura di Redazione
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Il vino italiano va sempre più forte nel mondo, anche grazie all'indebolimento dell'euro e alla crescita economica dei paesi emergenti. La maggior parte delle vendite è in Europa che compone il 50,4% del fatturato del settore, il 32,3% in Nord America, il 4,2% in Asia e in Australia. Le altre parti del mondo rappresentano il 12,4% del fatturato. A tracciare lo stato di salute del settore vinicolo italiano nel 2014 è il centro studi di Mediobanca, che ha analizzato, in occasione di Vinitlay, i dati di vendita di 122 cantine che hanno totalizzato un fatturato superiore ai 25 milioni di euro nel quadriennio 2009-2013. Lo stato di salute di quest'area produttiva si apprezza anche nell'indice di Borsa mondiale, che dal 2001 è cresciuto del 336,5% a confronto delle Borse mondiali che si sono assestate nello stesso periodo ad un +87%.

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Particolarmente apprezzato lo spumante italiano, le cui vendite all'interno sono rimaste invariate, mentre all'estero è cresciuto del 2,8%. Sono gli asiatici a far registrare la crescita maggiore con il 16,9%, segue il Nord America con il 6,1%, mentre è quasi ferma la crescita in Italia (+1,7%). Gli spumanti sono in testa anche per gli investimenti tecnici al +58%. Circa la fiducia degli operatori del settore, l'82% confida di non registrare cali nel fatturato nel 2014 nonostante gli ultimi anni di crescita. Solo il 9%, tuttavia, pensa che l'anno in corso possa "regalare" una crescita nelle vendite di oltre il 10% rispetto al 2014. L'euro, tuttavia, sarà ancora debole, mentre altre economie cresceranno molto più della nostra. Insomma, per l'export potrebbe continuare a regalare qualche notizia positiva.

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