Funerali Papa Francesco

Selfie davanti alla salma di Papa Francesco: rabbia e indignazione per i video virali dal Vaticano

Dopo ore di attesa in coda alcuni fedeli si sono scattati dei selfie davanti alla bara che accoglie la salma di Papa Francesco. Le foto e i video dal Vaticano.
A cura di Davide Falcioni
3.747 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Mentre decine di migliaia di fedeli si accalcano in lunghe e silenziose code in Piazza San Pietro per rendere omaggio alla salma di Papa Francesco, morto lunedì 21 aprile, alcuni gesti stanno sollevando un'ondata di polemiche e indignazione. Circolano infatti sui social diversi video che mostrano persone intente a scattarsi selfie una volta arrivate di fronte al feretro del Pontefice, esposto all'altare della Basilica Vaticana.

Le immagini, riprese da altri presenti e condivise in rete, stanno facendo rapidamente il giro del web, suscitando un acceso dibattito e l’indignazione di molti credenti, e non solo. Per tanti, il gesto rappresenta una gravissima mancanza di rispetto e un esempio di come il culto dell'immagine personale possa superare anche i confini del sacro e del lutto.

A questo fenomeno ha provato a dare una spiegazione – intervistata dall'Adnkronos – la professoressa Daniela Villani – associato all'Università Cattolica di Milano in Psicologia Generale, coordinatrice dell'Unità di Ricerca in Media Digitali, Psicologia e Benessere e docente di psicologia della religione. Secondo l'esperta il fatto che molti fedeli si scattino dei selfie davanti alla salma di Bergoglio si spiega da un lato con la fruizione sempre più superficiale delle emozioni e dall'altro con la ricerca del consenso.

Quando una persona si scatta una foto in situazioni del genere "è come se volesse dire ‘Io ci sono, lo faccio vedere e divento popolare'". Passare così rapèidamente davanti al corpo del Papa "e riprendere quel momento non permette un'elaborazione profonda di quello che si sta provando e sentendo quando si è lì. Quest'atteggiamento – osserva l'esperto – da un punto di vista psicologico è protettivo: è diventata una modalità per la quale le persone fruiscono in maniera così superficiale delle esperienze che vivono senza però esserci davvero".

Insomma, secondo la professoressa chi lo fa sta dicendo: "Non partecipo in maniera profonda ma metto una distanza, svuotando un po' il senso della mia partecipazione. Questo non vuol dire che chi si è fatto un selfie, o si è ripreso, non è andato carico di desiderio di partecipare. Ma questo mi sembra un gesto che snatura molto il senso di un'esperienza come quella di essere presente in quel luogo".

3.747 CONDIVISIONI
170 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views