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Segregata in casa per 22 anni, il racconto: “Schiaffi e insulti, mi lavavo una volta al mese”

Il racconto della 67enne tenuta segregata in casa dal fratello e dalla cognata nella zona di Campobasso per 22 anni: “Mangiavo ciò che mi davano, richieste fatte a voce dalla finestra. D’inverno, per riparami dal freddo, usavo delle coperte”.
A cura di Ida Artiaco
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le immagini del lavandino da bucato che la 67enne doveva usare per lavarsi.
le immagini del lavandino da bucato che la 67enne doveva usare per lavarsi.

"Non mi facevano fare nemmeno il bagno… Potevo lavarmi una volta al mese nella vasca del bucato. Se parlavo mi prendevano a schiaffi e calci".

È questo una parte del racconto che la 67enne di Campobasso tenuta segregata in casa dal fratello e dalla cognata per ben 22 anni ha fatto alle forze dell'ordine che l'hanno salvata.

"Mangiavo ciò che mi davano, richieste fatte a voce dalla finestra. D'inverno, per riparami dal freddo, usavo delle coperte… Poi indossavo gli abiti che avevo con me quando mi trasferii. La televisione? No, non c'era", ha continuato la donna, come ha riportato Il Corriere della Sera.

La quale è rimasta incredula quando i carabinieri della compagnia di Bojano hanno aperto la porta di quella prigione nella quale è stata rinchiusa dal 2000.

"Ma davvero siete venuti qui per liberarmi? Io in questo posto non voglio più starci", avrebbe detto ai militari accorsi in suo aiuto nel casolare alle pendici della collina su cui è arroccato il borgo medievale di Casalciprano, i quali hanno riferito che di averla vista "terrorizzata, con gli occhi sgranati, il corpo esile e sulle prime non voleva parlare".

Ad allertare i carabinieri è stata una lettera anonima.

Eliseo Castelli, 47 anni, sindaco di Casalciprano e vicepresidente regionale dell'Anci, adesso si dice "rasserenato per il fatto che questa vicenda è emersa e che a questa donna è stata ridata la libertà. Sono orgoglioso perché sono stati i nostri servizi sociali ad avere preparato la relazione che ha permesso di avviare gli accertamenti ufficialmente. Faccio il sindaco da 12 anni ma ricordo di averla vista solo qualche volta, da giovane. Poi non ho più saputo nulla di lei. Chi avrebbe dovuto segnalare eventuali problemi? Forse il medico di base".

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