Secondo l’Oms il Covid resta un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale

“Il Covid-19 resta un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”. A dirlo è l'Oms, l'Organizzazione mondiale per la Sanità secondo cui le continue mutazioni del virus potrebbero rappresentare nuovi rischi e incertezze per la popolazione.
In una conferenza stampa tenutasi oggi il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha così annunciato il responso del Comitato di emergenza su Covid, che si è riunito la settimana scorsa. “Sebbene la situazione globale sia migliorata dall'inizio della pandemia – ha spiegato – il virus continua a mutare e permangono rischi e incertezze. Questa pandemia ci ha sorpreso e potrebbe farlo di nuovo”.
Lo stesso Ghebreyesus si è così detto concorde col verdetto del Comitato secondo cui l'emergenza sanitaria è tutt'ora in corso, aggiungendo inoltre che bisogna rafforzare la sorveglianza. “Il Comitato – ha aggiunto – ha sottolineato la necessità di rafforzare la sorveglianza e ampliare l'accesso a test, trattamenti e vaccini per i soggetti più a rischio, e che tutti i Paesi aggiornino i loro piani nazionali di preparazione e risposta” all'epidemia.
Intanto è di oggi la notizia che l'EMA, Ente Europeo per i Medicinali, ha dato il via libera ai vaccini anti-Covid di Pfizer-BioNTech e Moderna per i bambini dai 6 mesi a 5 anni d'età. Per entrambi i vaccini le dosi per gli under 5 saranno inferiori rispetto ai bambini più grandi. Il vaccino di Pfizer-BioNTech è previsto in tre dosi di 3 microgrammi l'una nei piccoli fino a 4 anni, come vaccinazione primaria. Le prime due dosi vengono somministrate a distanza di 3 settimane, seguite da una terza somministrata almeno 8 settimane dopo la seconda.