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Secondo i test Ocse-Pisa, l’Italia è la peggiore al mondo per gender gap in matematica nelle scuole

Nelle scuole italiane, le ragazze sono indietro di almeno 21 punti in matematica rispetto ai compagni di classe di sesso maschile. Il divario tra maschi e femmine è dunque di un anno scolastico. L’Italia si piazza all’ultimo posto su 81 Paesi per parità tra studenti e studentesse nelle materie scientifiche.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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Secondo i test Ocse-Pisa, l'Italia è l'ultimo su 81 Paesi per il livello di istruzione delle ragazze in materie scientifiche come la matematica. Il gender gap che da sempre vede le ragazze svantaggiate nel mondo per le cosiddette Stem (materie scientifiche come scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) non è purtroppo una novità. Figlio di uno stereotipo che vede i ragazzi "più portati per calcoli e soluzione ai problemi pratici", questo pregiudizio è stato affrontato di petto nella maggior parte dei Paesi con piani appositamente sviluppati per coinvolgere le bambine fin da piccole. Il risultato è che negli altri sistemi scolastici censiti dall'ultima tornata di test Ocse-Pisa sulle competenze dei 15enni, il divario di genere non è pronunciato come in Italia. Nel nostro Paese, infatti, vi è una differenza di 21 punti. L'equivalente di un anno di scuola. 

Il media Ocse è di soli 9 punti di distacco tra maschi e femmine negli altri Paesi, ma ci sono anche 14 sistemi scolastici in cui le ragazze battono i ragazzi nelle materie scientifiche. L'Italia, invece, segna il record negativo per quanto riguarda lo svantaggio delle ragazze nelle materie scientifiche.

I 21 punti di differenza tra studenti e studentesse, nulla hanno a che vedere con "l'inclinazione individuale": le bambine, infatti, sono da sempre spinte verso materie umanistiche e scoraggiate ad approfondire discipline come l'informatica, il calcolo e la tecnologia, da sempre indicate come "prettamente maschili". Le ragazze, infatti, non vanno particolarmente peggio nei loro compagni nelle altre discipline: nella fascia bassa, lo svantaggio è minimo e in Italia la maggioranza dei laureati nel 2021 e nel 2022 è resta al femminile con un 59,4% e un 63% di donne che concludono gli studi contro il 57,9% degli uomini registrati nel 2022.

Le donne che si iscrivono a corsi di laurea riguardanti materie scientifiche, poi, si laureano con voti migliori dei colleghi uomini (una media di 104 su 110 per le ragazze contro un 102,3 per i maschi). Il problema, però, è che le donne iscritte a corsi di laurea scientifici sono pochissime nel nostro Paese: la Lombardia è la regione dove le donne se la cavano meglio negli studi scientifici, portando avanti un trend più positivo anche per le iscrizioni all'Università

Al momento della scelta delle superiori dopo le medie, i giochi per le studentesse sono già fatti. Come ha spiegato Laura Palmerio dell’Invalsi, in Italia il ritardo delle alunne in matematica si inizia a vedere già alle elementari, per poi consolidarsi alle medie ed esplodere alle superiori.

Quel che è peggio, invece di diminuire, sta aumentando. La rilevazione internazionale arriva con un anno di ritardo a causa del Covid, ma 2022 i test Ocse-Pisa hanno misurato le competenze dei quindicenni di 81 Paesi in lettura, matematica e scienze con prove al computer di due ore. Con un campione di 690.000 studenti.

I risultati dei test di matematica per l'Italia

I risultati degli studenti di seconda superiore in matematica sono in linea con la media dei Paesi Ocse con 471 punti contro 472 registrati all'Estero. Il problema è però quello del divario di genere, che continua a piazzarci inesorabilmente all'ultimo posto tra i sistemi scolastici analizzati.

Da sole, le competenze degli studenti nel calcolo ci hanno piazzato  in una fascia alta: è la prima volta da quando l'Italia partecipa ai test, ma la buona notizia va contestualizzata. Sono infatti gli altri Paesi ad essere peggiorati più del nostro dopo il Covid. Il primo sistema scolastico nel mondo per quanto riguarda la matematica è quello asiatico, con Singapore che svetta al primo posto nel mondo con una media di 575 punti.

L'Italia resta distante dai primi della classe in Europa: l'Estonia infatti si piazza con 510 punti, seguita da Paesi Bassi (493 punti), l'Inghilterra (489 punti), Finlandia (retrocessa di ben 35 punti),Germania (475), Francia (474) e Spagna (473).

Le competenze di Scienze

In scienze, secondo i test Ocse, restiamo drammaticamente indietro rispetto altri grandi Paesi europei. Nonostante il miglioramento (siamo passati da 468 a 477 punti), restiamo comunque confinati nella fascia bassa della classifica (la media Ocse è di 485 punti).

In media tre studenti italiani su quattro (76%) raggiungono almeno il livello di competenze di base, mentre solo lo 0,4 per cento è arrivato al livello 6 (media Ocse è dell'1% negli altri sistemi scolastici).

In Italia le ragazze sono le migliori lettrici

Per quanto riguarda le competenze sulla lettura, in Italia gli studenti 15enni raggiungono un risultato superiore alla media Ocse, sceso quest'anno a 476 punti. Il risultato medio nel nostro Paese è di 482 punti, con un miglioramento di 6 punti (nonostante il Covid) rispetto al 2018.

Nel contesto europeo, il risultato degli studenti italiani è in linea con quello di altri 12 Paesi: Danimarca, Polonia, Svezia, Svizzera, Austria, Germania, Belgio, Portogallo, Norvegia, Croazia, Lettonia e Francia; ma inferiore a quello di Irlanda, Estonia, Finlandia e Repubblica Ceca, che si trovano nella parte alta della classifica Ocse.

Nel nostro Paese però, anche per quanto riguarda l'abilità nella lettura, rimangono infatti notevoli differenze tra zona e zona e tra scuola e scuola. Per quanto riguarda il gap di genere, le ragazze si confermano migliori lettrici (491 di media contro 472). Nonostante il dato positivo per le studentesse, bisogna ricordare che nei licei e tra gli studenti più bravi la differenza non si vede. Nella fascia bassa degli studenti, invece, i maschi annegano con i peggiori risultati rispetto alle colleghe donne nel campo.

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