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Maturità, seconda prova liceo classico: Tacito e Plutarco, traccia, commento e traduzione

Le tracce uscite della seconda prova scritta della Maturità 2019 al liceo classico: il latin-greco debutta con un brano di Tacito tratto dalle Historiae e uno di Plutarco delle Vite parallele, entrambe sulla figura dell’imperatore Galba: ecco testo, traduzione, foto e commento delle versioni svolte.
A cura di Ida Artiaco
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Esame di maturità 2011

Tacito e Plutarco sono gli autori delle versioni di latino e greco al liceo classico. Del primo, secondo le prime indiscrezioni, è proposto un brano di Historiae.

La seconda prova della Maturità 2019 al liceo classico è mista, secondo la nuova normativa in vigore. È appena iniziata la seconda prova e già si sanno quali sono gli autori del liceo classico, ovvero Plutarco e Tacito. Due storici, uno greco e uno romano, che vivono l'età imperiale e la guardano da diversi punti di vista.

I maturandi avranno 6 ore di tempo per terminare il compito, ma la durata è diversa a seconda degli indirizzi, e cercare di ottenere il massimo dei voti, che è pari a 20, mentre quello minimo è di 0. Ecco tutto quello che si sa sulla seconda prova della Maturità 2019 al classico. Ecco, di seguito, le foto, il testo, la traduzione e il commento delle versioni di latino e greco della seconda prova al classico.

Foto delle tracce di Tacito e Plutarco alla Maturità 2019 al classico

Sono state anche diffuse le foto delle tracce delle versioni di greco e latino della Maturità 2019 al liceo classico, con brani di Tacito da tradurre, di Plutarco, con traduzione a fronte, e domande per il confronto tra i due autori, uno di letteratura latina l'altro di letteratura latina.

Testo della versione di Tacito da tradurre al classico

La traccia della seconda prova scritta della Maturità 2019 si compone di una versione di greco e una di latino. La traduzione riguarda quest'ultimo brano, firmato da Tacito, di cui si fornisce il testo:

Octavo decimo kalendas Februarias sacrificanti pro aede Apollinis Galbae haruspex Umbricius tristia exta et instantis insidias ac domesticum hostem praedicit, audiente Othone (nam proximus adstiterat) idque ut laetum e contrario et suis cogitationibus prosperum interpretante. Nec multo post libertus Onomastus nuntiat expectari eum ab architecto et redemptoribus, quae significatio coeuntium iam militum et paratae coniurationis convenerat. Otho, causam digressus requirentibus, cum emi sibi praedia vetustate suspecta eoque prius exploranda finxisset, innixus liberto per Tiberianam domum in Velabrum, inde ad miliarium aureum sub aedem Saturni pergit. Ibi tres et viginti speculatores consalutatum imperatorem ac paucitate salutantium trepidum et sellae festinanter impositum strictis mucronibus rapiunt; totidem ferme milites in itinere adgregantur, alii conscientia, plerique miraculo, pars clamore et gladiis, pars silentio, animum ex eventu sumpturi.

Traduzione della versione di Tacito "Fine di Galba"

Ecco la traduzione (di Skuola.net) del brano di Tacito "Fine di Galba" tratto dalle Historiae:

Il quindici gennaio Galba stava sacrificando davanti al tempio di Apollo: l'aruspice Umbricio gli dichiara che le viscere davano segni sinistri, predicendo insidie incombenti e un nemico in casa. Lo sente Otone, che gli stava vicino, e vuole interpretarlo, rovesciandone il senso, di buon augurio per sé e propizio ai suoi disegni. Passano pochi momenti e il liberto Onomasto gli annuncia che l'architetto e i costruttori lo aspettavano: questa la frase convenuta per indicare che i soldati si stavano radunando e che la congiura era pronta a scattare. Al suo allontanarsi, qualcuno gliene chiese motivo e lui diede loro a intendere di essere in trattative per una vecchia casa di campagna, il cui stato di solidità andava prima verificato; poi, appoggiandosi al braccio del liberto, si avvia attraverso i palazzi di Tiberio, verso il Velabro e di là punta al miliare aureo nel foro, sotto il tempio di Saturno. Qui lo salutano imperatore ventitré guardie del corpo: Otone era preoccupato dell'esiguo numero dei presenti, ma essi lo fanno salire in fretta su una lettiga e, spade in pugno, lo portano via. Lungo il percorso si accoda un altro numero di soldati di analoga consistenza: alcuni perché complici, ma i più per la stranezza della scena, chi gridando e a spada levata, chi in silenzio e aspettando coraggio dall'evolversi della situazione.

Commento alla versione di Tacito seconda prova Maturità: facile o difficile

È il brano di Tacito tratto dalle Historiae che i maturandi del liceo classico hanno dovuto tradurre per la seconda prova scritta della Maturità 2019. Si tratta di uno scritto tardo-imperiale, con uno stile non particolarmente ostico, anche se secondo gli esperti di lingua latina il brano scelto dal Miur non è molto semplice. Tuttavia, un aiuto per chi trovi particolari difficoltà nella traduzione, potrebbe arrivare proprio dalla seconda parte della prova, cioè il brano in greco, di cui è fornita la traduzione a fronte. Il brano di Plutarco, infatti, tratto dalle Vite Parallele racconta esattamente lo stesso episodio, vale a dire la morte dell'imperatore Galba per mano di una congiura di Pretoriani.

Secondo il commento di Lucia Bartolini, tutor di Skuola.net,  Tacito nelle Hostoriae, opera divisa in 14 libri, dopo un'ampia prefazione comincia a raccontare la situazione che si vive a Roma intorno agli anni 60 d.C., offrendo la descrizione dell'instabilità che caratterizza l'inizio dell'anno 69, fino all'assassinio di Galba, oggetto dell'estratto. Il brano è collegato a un passo delle Vite Parallele, in cui Plutarco propone una narrazione dello stesso avvenimento, ma concentrandosi di più sulla caratterizzazione del personaggio di Otone, avversario al potere di Galba. Le tre domande poste a conclusione della prova suggeriscono spunti di riflessione per un confronto tra le due trattazioni, dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi, delle strategie stilistico-retoriche e narrative e infine nel quadro più ampio dei generi letterari.

Maturità seconda prova: le versioni di latino e greco

La seconda prova al liceo classico della Maturità 2019 è stata per la prima volta mista o multidisciplinare, cioè ci saranno greco e latino insieme. La decisone del Miur ha lo scopo di accertare in questo modo "le conoscenze, le abilità e le competenze attese dal profilo educativo culturale e professionale della studentessa o dello studente dello specifico indirizzo". Gli studenti del liceo classico hanno massimo 6 ore per completare la seconda prova, come visto durante le simulazioni. È consentito l'uso di vocabolari di italiano, greco e latino. I maturandi devono tradurre uno dei 2 testi usciti, fare un confronto con l'altro brano con traduzione a fronte e rispondere a tre domande su entrambi i brani che ne valutano comprensione e interpretazione.

Seconda prova Maturità al classico: quale autore è uscito l'anno scorso

Ricordiamo anche quello che è successo lo scorso anno. Nel 2018, quando non era ancora entrato in vigore il Decreto n.62/17 che regola l'esame di Stato dall'anno scolastico in corso, è uscito un solo autore, che era Aristotele con un brano tratto dall'Etica Nicomachea. Nonostante i pronostici della vigilia, che vedevano Platone e Plutarco tra gli autori più plausibili, su Aristotele è ricaduta ancora una volta la scelta del Ministero per la prova d'indirizzo, il quale non usciva dal 2012.

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