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Seconda laurea per Sammy Basso, il giovane affetto da progeria è dottore in Molecular Biology

Sammy Basso è dottore magistrale in Molecular Biology. Il giovane vicentino affetto da progeria, rara sindrome caratterizzata dalla comparsa di un invecchiamento precoce nei bambini, si è laureato oggi pomeriggio con voto 107/110 all’Università di Padova. Per il venticinquenne è la seconda laurea in tre anni.
A cura di Susanna Picone
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Sammy Basso è dottore magistrale in Molecular Biology. Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 24 marzo, il giovane vicentino affetto da progeria ha concluso il suo percorso universitario a Padova. A darne notizia su Facebook l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso onlus: “È appena terminata la discussione della tesi ‘Crosstalk between Lamin A and Interleukin 6 under stress conditions and in premature ageing’, il nostro Sammy Basso è dottore magistrale in Molecular Biology con voto 107/110!!!”, così in un post accompagnato da una foto del neo dottore sorridente. La seduta di laurea si è svolta in modalità telematica e in diretta streaming sul canale youtube del Dipartimento. Dopo aver seguito il corso di Cell Biology all'Università di Padova, il giovane ha svolto il suo tirocinio all'Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna. Per Sammy Basso quella di oggi è la seconda laurea dopo quella del 2018.

Classe 1995, Sammy Basso è affetto da progeria o Sindrome di Hutchinson-Gilford (HGPS), una malattia genetica rarissima caratterizzata dalla comparsa di un invecchiamento precoce nei bambini, che colpisce un bambino ogni 4-8 milioni di nati. In tutto il mondo ci sono circa 70 bambini affetti da questa sindrome. Per diffondere le conoscenze su questa rarissima condizione, il giovane ha fondato l'Associazione Italiana Progeria Sammy Basso che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca.

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Nel 2019 Sammy Basso è diventato anche Cavaliere della Repubblica per il suo impegno a favore dei malati di progeria. "Questa onorificenza –aveva commentato Sammy appena ricevuta la nomina – non è merito di una sola persona, ma di tutti coloro che negli anni hanno lavorato sodo per dare vita a questa nostra missione. Non sono che un volto di tutto l'impegno e di tutta la perseveranza che in tanti abbiamo messo in gioco. L'obiettivo futuro? Coinvolgere sempre di più le istituzioni affinché comprendano l’importanza della ricerca scientifica e affinché si impegnino in questa grande missione".

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