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Se Napoli protesta è sempre colpa della camorra?

La protesta contro la Ztl di Napoli: de Magistris parla di infiltrati della malavita (senza fare i nomi e cognomi). Si va – stando ad alcune indiscrezioni – verso l’apertura di un fascicolo in procura su queste presunte minacce. Ma non è la prima volta che da Palazzo San Giacomo arrivano questo tipo di denunce.
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Napoli in rivolta contro ZTL e De Magistris

Breve riepilogo per gli assenti: a Napoli oggi c'è stata una manifestazione contro la zona a traffico limitato (Ztl) voluta dal sindaco Luigi de Magistris. Migliaia di persone in corteo e scontri con lancio di lacrimogeni da una parte (polizia) e di petardi dall'altra (manifestanti). Il primo cittadino con lunga dichiarazione pubblicata su Facebook dopo la manifestazione, si è così espresso: "Oggi infatti, lo dico da cittadino e da napoletano, provo una grande amarezza perchè abbiamo assistito anche ad una sospensione del pieno diritto a manifestare che deve essere garantito ad ogni cittadino, a causa dell'infiltrazione di delinquenza comune e camorra all'interno della manifestazione".

Dunque si è infiltrata la camorra, secondo il sindaco. Qualcun altro ha raccontato anche  di pressioni ai commercianti per obbligarli a chiudere i negozi. Non risultano, al momento, denunce circostanziate (con nomi e cognomi) all'Autorità giudiziaria. Si va – stando ad alcune indiscrezioni – verso l'apertura di un fascicolo in procura su queste presunte minacce. Di qui a parlare di camorra, però, ce ne passa. Nel pomeriggio un gruppo di importanti commercianti napoletani, fra i quali il re delle cravatte Maurizio Marinella, insieme ad Assia Monetti, Carla della Corte, Walter Marino e molti altri, ha diffuso una nota nella quale si parla di "Pochissimi ed isolati episodi di minacce ad esercenti che avevano deciso di non aderire alla manifestazione". Episodi, dicono i commercianti "sui quali è giusto che si indaghi ma che non possono mettere in discussione il successo della più importante serrata del commercio a Napoli, nata spontaneamente contro i noti provvedimenti e la politica dell’amministrazione comunale. In tutti quartieri del centro, da via dei Mille a via Toledo – conclidono – non si è visto un negozio aperto, a dimostrazione di quanto sia stata compatta l’adesione alle serrande chiuse, a dimostrazione di un fortissimo disagio che solo un’amministrazione sorda e assente continua a non voler recepire".

E c'è comunque qualcosa che ricorre, nelle dichiarazioni di Luigi de Magistris. Quante volte il sindaco di Napoli ha parlato di infiltrazioni della malavita organizzata nelle manifestazioni che (guarda caso) lo contestavano? Durante la sua campagna elettorale a sindaco di Napoli (2011); durante la protesta contro la chiusura di piazza Dante al traffico (2011); durante le manifestazioni contro l'emergenza rifiuti e gli scioperi delle aziende di raccolta (2011 e 2012); quando gli autobus pubblici sono rimasti senza gasolio (2013).

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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