video suggerito
video suggerito

Se lo stadio San Paolo diventa set fotografico per matrimoni e comunioni

Lo stadio di calcio partenopeo era diventato la cornice del giorno più bello per gli sposi “tifosi”. Cinquanta euro per le coppie che volevano farsi fotografare sul prato delle imprese di Lavezzi e Cavani, qualcosina in meno per le comunioni. Ma la truffa è stata smascherata dal Comune di Napoli. E il “servizio” è stato legalizzato.
A cura di Biagio Chiariello
24 CONDIVISIONI
Se il San Paolo di Napoli diventa set fotografico a pagamento per matrimoni e comunioni

Prima il tradizionale rito religioso in Chiesa e poi, prima del rinfresco al ristorante, dritti al San Paolo di Napoli per farsi fotografare, nel giorno più bello, all'interno del teatro delle imprese della squadra del cuore. Il tutto alla modica cifra di 50 euro, anche se il prezzo si poteva "contrattare" nel caso in cui i protagonisti degli scatti allo stadio erano dei ragazzini per la loro prima comunione. Ma la «pacchia» per gli organizzatori di questa truffa è finita a maggio, come scrive il Mattino. Era «la strategia perfetta per truffare il Comune proprietario dello stadio. Un sistema messo in campo da una cinquantina di persone fra cui soci cooperatori, lsu, dipendenti di Palazzo San Giacomo e addetti della Napoliservizi. Che hanno utilizzato bene pubblico per intascare mazzette». Ma non solo gli scatti. Gli organizzatori avevano trasformato il tempio partenopeo del calcio in un vero e proprio nido d'amore per gli sposini. Una garçonnière  con tanto di lettone rosa era stata allestita all’interno dello stadio, («serviva agli sposi per fare gol la prima notte?» si chiede il Mattino). Il tutto, è chiaro, all'insaputa del Comune napoletano.

La frode del San Paolo è stata portata a galla dopo aver scoperto le numerose foto circolanti in Rete degli sposi uniti in matrimonio allo stadio del Napoli. Gli ideatori «sono stati tutti rimossi – spiega l’assessore allo Sport Pina Tommasielli – e sono oggetto di una indagine interna per verificare come stanno le cose». Per adesso si tratta di «comportamenti non consoni» ma che potrebbero diventare qualcosa di più grave in seguito a una denuncia dopo il lavoro dell’ufficio ispettivo. «Sullo stadio vigeva una situazione di assoluta illegalità alla quale stiamo mettendo mano con decisione – ribadisce l’assessore – Si arriva a questo stato di cose perché c’è troppo personale non sempre utile». Non è finita qui, comunque. L'obiettivo del Comune di Napoli è ora quello di estirpare un'altro dei comportamenti illegali che si consumano all’interno del San Paolo. Cioè, quello degli ingressi clandestini per le partite della squadra di casa.
In ogni caso, gli sposi "tifosi" possono stare tranquilli. Il comune ha infatti deciso che da questa storia può anche ricavarci qualche soldo: «Abbiamo messo a reddito – conclude la Tommasielli – la possibilità di fare foto nello stadio. Chi vuole fare un servizio fotografico quando si sposa pagherà un regolare bollettino di 60 euro». 10 euro in più dei truffatori, dunque. Ma è tutto legale.

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views