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Se evadere è una necessità, chi paga tutto è un fesso?

Ho pagato sempre tutto, anche quando avevo stipendi da fame. Ho pensato sempre che la mia fosse onestà, ma forse avevano ragione gli altri: ero (e sono) un cretino.
A cura di Antonio Menna
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Devo fare un'ammissione pubblica: sono un cretino. Ho sempre pagato le tasse. Fino all'ultimo centesimo. Le ho pagate quando avevo contratti da lavoro dipendente, e me li toglievano alla fonte. E le ho pagate quando avevo lavori autonomi e dovevo versarle a parte. Le ho pagate con i contratti flessibili, quelli da fame. Ho pagato Irpef, Iva, Imu, Tarsu, il bollo della macchina, il ticket sanitario; verso tutti i contributi, e pago pure in anticipo. L'anno prima, come acconto per l'anno dopo. Pago perfino il canone Rai. E mi prendo le questioni al bar perché voglio lo scontrino. Più deficienti di me non ce ne sono. Apprendo, in queste ore, da uomini di questo meraviglioso governo, che quando le tasse sono troppo alte, l'evasione fiscale è una necessità. Chi evade, insomma, non ha così torto. Non si possono mica rispettare tutte le leggi, e tutte assieme. Bisogna essere comprensivi. Avevano ragione, allora, quando mi dicevano fesso. E io che credevo fosse onestà.

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Antonio Menna, giornalista, scrittore autore tra gli altri del libro "Se Steve Jobs fosse nato a Napoli".
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