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L'omicidio Meredith Kercher

Se condannata Amanda Knox sarebbe “prigioniera” in America

La giovane americana accusata insieme a Raffaele Sollecito di aver ucciso a Perugia la studentessa inglese Meredith Kercher conoscerà presto il suo destino: tra qualche giorno la corte di Firenze stabilirà se la Knox è colpevole o innocente.
A cura di Susanna Picone
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Amanda Knox, imputata nel processo in corso a Firenze per l’omicidio di Meredith Kercher, diventerebbe un “prigioniera” in America, se la corte italiana dovesse condannarla. A parlare del processo e della condizione della ragazza americana che, da quando è stata assolta a Perugia è tornata negli Stati Uniti e che da lì sta seguendo il nuovo processo in corso a Firenze, è la sua difesa. Come scrive il Daily Mail, è stato l’avvocato Anne Bremner a dire che se il tribunale fiorentino dovesse ritenere la Knox colpevole, per lei sarebbe molto difficile spostarsi. La giovane americana potrebbe ritrovarsi “prigioniera” nel suo Paese, in altri con accordi con l’Italia potrebbe rischiare infatti l’arresto.

Amanda non tornerà in Italia – Come ricorda il quotidiano britannico, Amanda Knox nel corso dei mesi ha più volte detto di non voler tornare in Italia per il processo e che, se dovesse essere condannata, sarebbe una “latitante”. Ha detto che continuerà a lottare per dimostrare la sua innocenza e ha più volte ribadito di sperare di poter incontrare un giorno i genitori di Meredith Kercher, vittima e sua coinquilina a Perugia all’epoca dei fatti. Oltre ad Amanda Knox, com’è noto, l’altro imputato del processo Meredith a Firenze è Raffaele Sollecito. Il ragazzo italiano ha partecipato a diverse udienze e ha fatto sapere che sarà presente anche il giorno della sentenza.

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