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Scuole chiuse per il Coronavirus, la nuova ipotesi: tutti promossi e recupero a settembre

Le scuole resteranno chiuse per qualche altra settimana, probabilmente fino a maggio. Motivo per cui dirigenti e docenti chiedono al ministero di stabilire al più presto come giudicare gli studenti e come evitare che perdano l’anno scolastico. Una delle ipotesi allo studio è quella di permettere agli alunni di accedere alla classe successiva, recuperando poi a settembre con un corso e una prova.
A cura di Stefano Rizzuti
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La riaperture delle scuole, al momento, è ancora lontana. Sicuramente non arriverà la prossima settimana, ma probabilmente non se ne parlerà prima di maggio. Bisogna assicurare che ci siano tutte le condizioni di sicurezza per studenti e docenti, ricorda sempre il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Ma intanto bisogna capire come fare per ‘salvare’ l’anno scolastico e permettere agli studenti di non perderlo. Anche su questo fronte il ministero ha più volte assicurato che si troverà una soluzione. Ma questa soluzione deve essere indicata al più presto, come chiedono dirigenti scolastici e insegnanti, oltre che gli stessi genitori degli alunni. Bisogna sapere al più presto cosa succederà e in che modo verrà portato a termine l’anno scolastico, considerando anche l’incognita della maturità.

Il problema dei voti: tutti promossi e recupero a settembre

Sia l’esame di maturità che quello di terza media sono stati confermati, come ricorda il Corriere della Sera. Che sottolinea però un altro problema, quello dei voti. Non si adotterà la soluzione del 6 politico, è stato più volte ribadito. Motivo per cui è allo studio l’ipotesi, almeno per le scuole superiori, dei “promossi con debito”. Ovvero gli studenti passano comunque alla classe successiva, ma poi dovranno recuperare con un corso e una prova che si svolgeranno nelle prime settimane di settembre, prima del rientro a scuola.

Azzolina a Fanpage.it: no a scuola a luglio

L’ipotesi del 6 politico viene esclusa anche dal ministro dell’Istruzione, che intervistata da Fanpage.it ,ha ribadito che “il percorso di uno studente è un percorso lungo, che è iniziato a settembre e, se parliamo dei maturandi, è iniziato cinque anni fa. Ho piena fiducia negli insegnanti che conoscono bene i propri studenti e sono perfettamente in grado di valutarne l’apprendimento”. Motivo per cui, peraltro, si è deciso di ricorrere alla commissione della maturità totalmente interna: “Intanto abbiamo dato l’annuncio, atteso, sulla commissione interna che dà garanzie ai ragazzi di essere valutati per ciò che hanno realmente appreso. Poi stiamo lavorando ad altre soluzioni che comunicheremo al più presto”. Intanto, la certezza, spiega ancora Azzolina, è che è stata esclusa “la presenza nelle aule a luglio”.

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