video suggerito
video suggerito
Covid 19

Scuola, solo 2% dei focolai in classe: per l’Iss non è un luogo di contagio

Un report dell’Istituto superiore di sanità conferma che la scuola non è stato uno dei luoghi in cui si sono registrati i maggiori casi di contagio da Covid-19. In particolare, solo il 2% dei focolai a livello nazionale è riconducibile alle classi degli istituti italiani. E la scuola non è tra i primi tre contesti per contagi, risultando un luogo meno a rischio di case, strutture sanitarie e posti di lavoro.
A cura di Stefano Rizzuti
668 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L’Istituto superiore di sanità ha pubblicato un report riguardanti i casi di contagio da Covid-19 a scuola e nei giovani in età scolare. Nel periodo che va dal 31 agosto al 27 dicembre 2020, quando le scuole in Italia sono state riaperte – almeno in parte – “si sono verificati in Italia 3.173 focolai in ambito scolastico che rappresentano il 2% del totale dei focolai segnalati a livello nazionale”. Il report dell’Iss, dal titolo ‘Apertura delle scuole e andamento dei casi confermati di Sars-CoV-2: la situazione in Italia', è stato pubblicato sul sito dell'istituto. Il monitoraggio evidenzia un “progressivo aumento dei focolai con un picco nelle settimane dal 5 al 25 ottobre, una graduale diminuzione fino al 22 novembre e un nuovo aumento fino al 13 dicembre seguito da una stabilizzazione nella seconda metà del mese”.

Uno dei problemi segnalati, che non riguarda solo la scuola, è quello della “ridotta capacità di tracciamento dei contatti”. Quindi ciò che emerge è che “il numero di focolai scolastici è sottostimato e alcune regioni (Basilicata, Campania, Liguria, Molise, Sardegna, Valle d'Aosta) non sono state in grado di riportare l'informazione relativa al setting in cui si sono verificati i focolai”. Sul totale dei casi nel periodo considerati (sono stati 1.783.418 in tutta Italia), sono 203.350 – quindi l’11% – quelli in età scolare, ovvero dai 3 ai 18 anni.

I casi di contagio in età scolare

La percentuale dei casi tra bambini e adolescenti è aumentata dal 21 settembre al 26 ottobre per poi tornare a scendere sui livelli precedenti. La maggior parte dei casi in età scolare, ben il 40%, riguarda adolescenti tra i 14 e i 18 anni, seguiti dai bambini dai 6 ai 10 anni (il 27%), e da quelli delle scuole medie, tra gli 11 e i 13 anni (23%). La distribuzione dei casi tra maschi e femmine è stata bilanciata a livello nazionale, con qualche differenza solo a livello regionale.

Solo il 2% dei focolai nazionali registrati in scuole

La percentuale dei focolai nelle scuole – come detto del 2% – “si è mantenuta sempre bassa e le scuole non rappresentano i primi tre contesti di trasmissione in Italia, che sono il contesto familiare/domiciliare, sanitario assistenziale e lavorativo”. Più contagi a casa e al lavoro che non a scuola, quindi. Dopo la riapertura delle scuole, si spiega nel documento, l’andamento dei casi nella popolazione in età scolastica ha seguito quello della popolazione adulta: “Quello che si può notare è che pur con le scuole del primo ciclo sempre in presenza, salvo che su alcuni territori regionali, la curva epidemica mostra a partire da metà novembre un decremento, evidenziando un impatto sicuramente limitato dell'apertura delle scuole del primo ciclo sull'andamento dei contagi”.

Fino al 20 ottobre, in particolare, l’incidenza giornaliera è risultata sovrapponibile tra età scolare e adulta, ma dopo questa data l’aumento è stato più marcato nelle persone in età adulta. A metà ottobre, un mese dopo la riapertura delle scuole, la percentuale “dei focolai in cui la trasmissione poteva essere avvenuta in ambito scolastico era intorno al 3,7% del totale, valore che poi si è progressivamente ridotto”. Quindi non solo i contagi nelle scuole non sono stati tanti, ma sono progressivamente scesi nel corso dei mesi, nonostante il rientro in classe.

668 CONDIVISIONI
32835 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views