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Scuola: quasi un diplomato su due pentito della scelta fatta a 14 anni

Poco incoraggiante la fotografia del rapporto di Almalaurea sui diplomati nel 2014: metà dei giovani pensa di aver fatto scelte sbagliate dopo la terza media. Per Almalaurea il posticipo della scelta a 16 anni consentirebbe al giovane di compiere una valutazione più matura e consapevole.
A cura di Susanna Picone
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Sono tanti i giovani pentiti delle scelte fatte nel corso della loro carriera scolastica. Quasi un diplomato su due, in particolare, non è contento di quanto ha deciso di fare dopo la terza media. È poco incoraggiante il quadro che viene fuori dall’annuale rapporto di Almalaurea e Almadiploma sui diplomati nel 2014. Tanti quelli che si pentono, dunque, del percorso scolastico appena concluso e che finiscono per abbandonare subito l’università. Il Report è stato presentato questa mattina a Roma, in occasione del XII Convegno nazionale “Orientamento in e per la scuola. Le linee guida per l'autovalutazione degli Istituti secondari”. Il Rapporto ha coinvolto circa 40 mila diplomati lo scorso luglio di più di 300 Istituti, in particolare di Lazio, Puglia, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria. Quasi metà – il 46 per cento – di neodiplomati si è pentito della scelta fatta a 14 anni, dopo la licenza media. “Probabilmente, un’organizzazione scolastica superiore basata su un primo biennio comune a tutti gli indirizzi di studio – fanno sapere da Almalaurea – e il posticipo della vera e propria scelta a 16 anni consentirebbe al giovane di compiere una valutazione più matura e consapevole”. Se sono tanti i diplomati “pentiti” della scelta compiuta a 14 anni chi ha optato per il liceo, con poche eccezioni, si iscrive di default all'università.

Università o lavoro dopo il diploma? Incerti il 15%

I diplomati sono generalmente soddisfatti dei vari aspetti dell'esperienza scolastica – il 78% degli studenti riconosce competenza ai propri prof e il 92% ha avuto ottimi rapporti con i compagni – ma se tornassero ai tempi dell'iscrizione 46 ragazzi su cento cambierebbero l'indirizzo di studio e/o la scuola. C’è chi lo farebbe per studiare materie diverse, chi per compiere studi che preparino meglio al mondo del lavoro, o più adatti in vista dei successivi studi universitari. Dal Report emerge anche che il 52% dei diplomati ha svolto uno stage previsto dai programmi scolastici e il 32% ha compiuto esperienze di studio all'estero. La lingua inglese si conferma come la lingua straniera più diffusa tra gli studenti. Per quanto riguarda le competenze informatiche, la navigazione in internet è di gran lunga la più diffusa: tra i diplomati 2014, 9 studenti su 100 hanno conseguito la patente informatica europea (Ecdl). Per quanto riguarda il dopo-superiori, 54 diplomati su 100 intendono iscriversi all'università, 21 pensano di cercare un lavoro, 7 ritengono di riuscire a coniugare entrambe le attività. Ma almeno 15  su cento sono incerti sul loro futuro.

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