Scuola: quasi 6 studenti su 10 pronti a lasciare l’Italia pur di lavorare
Il 59 per cento dei giovani studenti italiani – quasi 6 su 10 – è pronto ad espatriare perché non vede nel futuro prospettive occupazionali in Italia. Ad affermarlo è il delegato nazionale della Coldiretti Vittorio Sangiorgio sulla base di una indagine Coldiretti/Swg nel corso del suo intervento nell’ambito dell’undicesima Giornata dell’economia nell'ambito della 137esima assemblea dei Presidenti delle Camere di Commercio. "La volontà di lasciare l’Italia – ha sottolinea Sangiorgio – riguarda anche i giovani disoccupati (53 per cento) e coloro che hanno già un lavoro (47 per cento) del quale evidentemente non sono soddisfatti. Si è rotto quel legame che ha unito per intere generazioni di italiani al proprio territorio anche perché – ha continuato Sangiorgio – il 73 per cento dei giovani ritiene che l’Italia non possa offrire un futuro contro il 20 per cento che ha invece una visione positiva".
Un Paese come l’Italia che deve affrontare la crisi ,secondo il delegato Coldiretti "non può correre il rischio di perdere a energie e risorse fondamentali per la crescita a causa dell’emigrazione e della disoccupazione". Lo confermano i dati elaborati da Unioncamere sull’impatto positivo sull’economia nazionale da parte dei 3,8 milioni di occupati che producono il 17,2 per cento del Pil. In un Paese vecchio come l’Italia dove la classe dirigente ha una età media di 58 anni, "la prospettiva di abbandono del Paese evocata dalla maggioranza dei giovani italiani è una vera priorità alla quale le istituzioni devono dare una risposta”, ha concluso Sangiorgio nel sottolineare che “l’analisi dimostra che, se inseriti in un contesto che offre spazio alla realizzazione personale, i giovani dimostrano di credere di più all’Italia come dimostra il fatto che i risultati si invertono tra i giovani agricoltori che per la maggioranza relativa (45 per cento) pensa che l’Italia possa offrire un futuro.