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Scuola, proposta in Senato: gli studenti potranno scegliere le materie da studiare

Arriva la proposta, presentata alla VII Commissione del Senato dal Pd, del curriculum personalizzato all’ultimo anno delle superiori. I commenti degli esperti: “Flessibilità a scuola è ok, nostro impianto troppo rigido”.
A cura di Biagio Chiariello
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Studiare solo le materie che più ci piacciono. E’ uno dei sogni degli studenti di ogni scuola al mondo. Magari avere anche la possibilità di frequentare dei corsi opzionali che ci interessano, un po’ come succede in molte altre nazioni del mondo. Ebbene presto potrebbe essere possibile. Infatti è stata presentata alla VII Commissione del Senato la proposta per l’inserimento del cosiddetto “curriculum personalizzato” alle superiori. La proposta prevede che al quinto anno delle superiori gli studenti possano decidere in parte le materie da approfondire. Quindi si partirebbe con quelle obbligatorie relative al proprio indirizzo (ad esempio greco e latino per il liceo classico) ma l’ultimo anno sarebbe più personalizzato con materie che interessano davvero il singolo studente e che servono anche per prepararsi ad eventuali test di ingresso all'università.

Scegliere le materie al quinto anno

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la senatrice Francesca Puglisi, relatrice del documento, ha affermato infatti: “il curriculum dovrebbe essere formato da una parte obbligatoria per tutti e una parte opzionale, a scelta dello studente, oltre che da discipline facoltative di arricchimento, tale da garantire una personalizzazione del percorso di studi, così da potenziare l’elemento orientativo dell’istruzione”. Un ragazzo dell’ultimo anno di Liceo scientifico potrebbe così, per esempio, scegliere di approfondire, insieme a Matematica, anche Biologia e Chimica, per prepararsi meglio al test di Medicina. A un Classico, oltre a Italiano e Latino si potrebbe scegliere di aprirsi nuove opportunità studiando il Cinese. A un Tecnico, se le aziende del territorio lo chiedono, accanto alle materie generali, si può optare per Metallurgia, o Costruzioni aeronautiche.

"Flessibilità a scuola è ok, nostro impianto troppo rigido"

“Una buona proposta – dice al Corsera pedagogista Raffaele Mantegazza – che introdurrebbe un po’ di flessibilità nell’impianto della scuola italiana che, così com’è, è troppo rigido”. Ma è una novità che “va pensata molto bene”, secondo il docente di Pedagogia generale alla Bicocca, che vede due grossi rischi: “Il primo è che si eroda la preparazione degli studenti. Già, al primo anno di università hanno forti lacune nelle competenze trasversali di base: hanno problemi a scrivere, decifrare un testo, sostenere prove di matematica. Questa tendenza un po’ americana permette di ritagliarsi percorsi su misura, anche suggestivi, ma su basi fragili. Deve quindi essere molto chiaro quali sono i saperi minimi da portare avanti”. Delicato poi il momento della scelta: “Un ragazzo di terza liceo non sa e non deve sapere cosa vorrà studiare ‘dopo’: i tre anni di superiori servono proprio ad assaggiare diverse materie e trovare la propria strada. Sarebbe sbagliato restringere, con un eccessiva specializzazione, all’inizio del triennio. Bene invece se la ‘personalizzazione’ viene fatta all’ultimo anno, eventualmente aprendo all’università, facendo frequentare agli studenti pezzetti di corsi, seguire progetti”.

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