Scuola, per il governo sono troppi tre mesi di vacanza per gli studenti. Meglio solo uno
Un mese di vacanza da scuola va bene. Ma tre sono davvero troppi. Magari in quel periodo uno studente potrebbe fare formazione. E' questa la proposta del ministro del lavoro Giuliano Poletti, illustrata ad un convegno a Firenze sui fondi sociali europei. Un provvedimento che potrebbe cambiare la vita di milioni di famiglie. E soprattutto quella di altrettanti studenti. Per ora, va precisato, non c’è assolutamente niente di ufficiale, eppure le Poletti fanno capire che quello delle vacanze scolastiche è un ambito dove il Governo intende presto intervenire. “I miei figli d'estate sono sempre andati al magazzino della frutta a spostare le casse. Sono venuti su normali, non sono speciali”, è l’esempio adoperato dal ministro del lavoro per fare intendere che forse anche un solo mese di vacanza da scuola sarebbe più che giusto per i ragazzi che terminano la scuola a giugno. "I miei figli – ha precisato Poletti – non sono straordinari ma normali".
L'idea del governo: un mese di vacanza, poi formazione
Insomma, secondo il ministro del lavoro c’è bisogno di cominciare a pensare che una relazione con il lavoro "è una cosa che vale la pena di fare". Un modo anche, secondo il ministro, "per garantire una formazione". "Anche noi genitori, la società, dobbiamo riconsiderare il tema del lavoro e le giovani generazioni. Un mese di vacanza va bene, un mese e mezzo – ha proseguito il ministro – ma non c'è un obbligo di farne tre. Magari uno potrebbe essere passato a fare formazione. Una discussione che va affrontata". Secondo Poletti, “non si distruggerebbe un ragazzino” se invece "di stare a spasso per le strade della città va a fare quattro ore di lavoro".