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Esami di Maturità 2024

Scuola, novità in vista sugli esami di maturità: per essere ammessi basterà la media del 6

Non è, però, l’unica rivoluzione arrivata con la riforma Renzi-Giannini per i maturandi: modifiche anche nell’attribuzione dei crediti, e l’obbligo per gli studenti di partecipare alle ore di alternanza scuola lavoro e alle prove Invalsi.
A cura di Redazione
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Con la Buona scuola arrivano nuove regole per l'ammissione agli esami di maturità: dal 2018, infatti, per essere ammessi all'esame di Stato basterà la media del sei – compreso il voto in condotta – invece della sufficienza in tutte le materie. Non è, però, l'unica novità arrivata con la riforma Renzi-Giannini agli esami. I maturandi, infatti, dovranno aver partecipato alle 200 ore previste per i licei o alle 400 per i tecnici e professionali di alternanza scuola lavoro e alle prove Invalsi – qualunque ne sia stato l'esito – che saranno effettuate all'ultimo anno delle superiori su italiano, matematica e inglese. Infine, gli studenti avranno l'obbligo di aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore personalizzato per l'indirizzo scolastico in questione.

A cambiare è anche l'attribuzione del credito scolastico. Fino a quest'anno si trattava di venticinque punti per l'ultimo triennio delle superiori. Dal 2018, invece, tutta la carriera scolastica avrà un peso: verranno attribuiti 40 punti, di cui dodici al terzo anno, tredici al quarto e quindici al quinto anno. Di conseguenza, l'esame sarà meno determinante, con venti punti ciascuno per i due scritti e per l'orale. Salterà la terza prova; così come, molto probabilmente ad opera di un nuovo decreto del ministro, anche l'organizzazione della prova scritta di Italiano sotto forma di saggio breve/articolo di giornale, analisi del testo, tema storico e di attualità. Il testo del decreto legislativo sulla valutazione, infatti, dice che la prova di italiano "consiste nella redazione di un testo di tipo argomentativo riguardante temi di ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. La prova può essere strutturata in più parti, anche per consentire la verifica di competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre la riflessione critica da parte del candidato". Modificata anche l'attribuzione del bonus di cinque punti, che sarà possibile dare solo a chi abbia ottenuto almeno trenta punti di crediti e cinquanta nelle prove d'esame. Infine, al diploma finale sarà allegato il curriculum dello studente, con i risultati delle prove Invalsi: un modo per uniformare i giudizi delle commissioni a livello nazionale.

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