Una famiglia su 5 non ha soldi per i libri scolastici dei figli
Qui Savona, cittadina del nord ovest d'Italia. Non la parte più ricca del Paese, ma di sicuro neppure la più depressa. Eppure la crisi ha lasciato i suoi effetti: la disoccupazione è aumentata sensibilmente, molte famiglie faticano ad acquistare i beni di prima necessità e, stando a quanto riportato dai ragazzi della Consulta Provinciale Studentesca, in moltissimi casi mancano i soldi persino per acquistare i libri di testo per la scuola. Un numero sempre crescente di studenti è costretto a fare richiesta di testi in comodato d’uso che, però, le scuole non hanno sempre a disposizione, a fronte di una domanda cresciuta in modo drammatico negli ultimi anni. A rivelarlo è Il Secolo XIX, che ha raccolto la voce della Consulta: "In questi due anni di lavoro in Consulta – dice il presidente uscente, Luca Burlando – abbiamo assistito a molti cambiamenti all’interno degli istituti savonesi, con un comune denominatore: i tagli economici, a fronte di una crisi che pesa sulle famiglie. Tanto da arrivare alle situazioni estreme di oggi, dove ci sono ragazzi che arrivano a scuola senza libri, perché i genitori non sono stati in grado di acquistarli".
La situazione, finora sommersa, sta ora venendo decisamente a galla: "Negli istituti professionali – dice Burlando – dove l’utenza è spesso più fragile, si raggiunge il 15, anche il 20 per cento delle richieste di libri in comodato per le difficoltà economiche dei genitori. Ma il problema è diffuso ovunque e vale un po’ per tutti, anche perché la cifra per i testi scolastici è sempre più elevata: al primo e al terzo anno si superano i 500 euro, senza contare i vocabolari". "Spesso – continua Burlando – i ragazzi si vergognano ad ammettere il problema e lo nascondono sino all’ultimo facendo finta di niente. Sono studenti i cui genitori hanno perso il lavoro trovandosi in una situazione che mai avevano provato prima. Per questo, tra le ultime azioni di questa Consulta, abbiamo dato il via a una battaglia per uno stanziamento dei fondi alle famiglie per l’acquisto dei libri. Un tema che abbiamo presentato in Comune e anche a livello regionale. Visto che la carta ministeriale “Io studio”, che dovrebbe agevolare i ragazzi proprio sulle spese extra, dai trasporti ai testi allo sport, non ha ancora un fondo governativo a disposizione e noi abbiamo perso le speranze".
A confermare le crescenti difficoltà sono i dirigenti scolastici. Donatella Comune, vicepreside all’Istituto Mazzini Da Vinci di Savona, spiega. "In questi ultimi tempi sono cresciute in modo significativo le richieste dei libri in comodato, a fronte di famiglie assolutamente non in grado di comprare i testi scolastici ai figli. Troppe, però, le domande rispetto alle nostre disponibilità. Per questo abbiamo stilato una nostra graduatoria interna che cerca di sopperire partendo dalle situazioni più gravi".