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Scuola digitale, in campo i colossi dell’informatica

Moltissime le aziende private del settore informatico che si sono lanciate in progetti ambiziosi per digitalizzare la scuola italiana.
A cura di A. P.
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Dal punto di vista della digitalizzazione le scuole italiane sono ancora molto indietro rispetto al resto del mondo occidentale, lo dimostrano tutti gli studi recenti nel settore. Una mancanza dovuta ad una  questione economia ma anche organizzativa che però si sta trasformando in un'opportunità per i grandi colossi dell'informatica che vedono le nostre scuole come un spazio ancora tutto da sperimentare. Una delle prime aziende mondiali a pensare alle nostre scuole è stata Microsoft. Con un sistema specifico pensato per il settore socio-educativo e sviluppato assieme a Intel e alla divisione Scuola della casa editrice Giunti, il colosso di Redmond punta a dotare di nuovi strumenti digitali oltre 12mila scuole del nostro Paese. Il progetto, che consiste in un ecosistema digitale integrato, prevede la distribuzione di un kit di hardware e software di ultima generazione sui quali sono preinstallati sistemi per sviluppare la capacità di comunicare e collaborare. Del pacchetto fanno parte anche le ormai famose lavagne interattive ma anche tool gratuiti per i docenti per permettere un insegnamento caratterizzato da maggiore interattività.

Non è stato da meno il colosso coreano Samsung che si è gettato nella mischia della scuola italiana con un proprio sistema integrato di istruzione e apprendimento. Un progetto molto ambizioso e impostato alla completa interattività, e che nell'ultimo periodo è stato affiancato da un programma di formazione indirizzato sia ai docenti che agli studenti e alle loro famiglie. Il tentativo è di andare oltre l'apparato hardware e software preinstallato e di avventurarsi nel campo dei contenuti da gestire con un market online. Sul tema dei contenuti e della formazione online è già molto attiva anche la Apple da sempre più incline a questo tipo di strumenti piuttosto che all'Hardware. Infine anche Google sembra pronta ad entrare in campo con programmi e applicazioni apposite. La scuola italiana, a corto di strumenti, dunque, si sta rivelando per i colossi dell'informatica, e non solo, un grande mercato da esplorare e sperimentare.

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