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Scuola di Novara fornisce lo zainetto a tutti gli alunni: “No alle differenze tra ricchi e poveri”

Una scuola della città piemontese ha fornito a tutti gli studenti lo zainetto, il diario, l’astuccio e i quaderni, così da annullare le differenze tra figli di famiglie benestanti e povere.
A cura di D. F.
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Una scuola uguale per tutti, in cui i bambini figli di famiglie povere non debbano sentirsi a disagio accanto a quelli di famiglie più ricche, è una scuola in cui – possibilmente – nessuno deve ostentare vestiti di marca o grandi "firme". Questa scuola esiste e si trova a Novara, dove a tutti i bambini è stata fornita una dotazione scolastica minima composta da zaino, astuccio, diario e quaderni. Il materiale è identico per tutti gli alunni, così da evitare che si palesino differenze eccessive. A raccontarlo, con un post diventato virale su Facebook, è stata Monia Sangermano, zia di una bambina: "Questa è la mia nipotina di 7 anni – scrive la donna, che lavora come giornalista  – oggi sono andata a prenderla a scuola e mi ha spiegato che questo zainetto che utilizza non lo ha comprato. La scuola lo ha fornito, uguale, a tutti i bambini. Tutti con lo stesso zainetto, senza differenze tra chi ha ‘le principesse originali' e chi invece le ‘principesse dei cinesi'; senza differenze tra chi ha lo zainetto più bello e chi quello meno bello".

Ma, cosa più importante, così facendo si dà una grossa mano alle famiglie: "Non so bene quanto costi uno zaino – si legge ancora nel post – per bambini delle elementari, ma suppongo che bisogna mettere in conto almeno 50 euro, se non di più. E questo, pratico, leggero e spazioso, lo fornisce la scuola ad un prezzo simbolico che include anche diario, astuccio, quaderni e tutto il materiale che serve per la scuola per tutto l'anno. A me sembra una cosa meravigliosa. Un grande segno di civiltà e di attenzione sociale".

Il post, come detto, è diventato virale ed acceso un vivace dibattito tra favorevoli e contrari all'iniziativa della scuola piemontese. Tra i commenti sono intervenuti insegnanti, educatori, pedagogisti e dirigenti scolastici, molti dei quali si sono detti favorevoli ad uniformare il materiale degli studenti, così da non far emergere, almeno tra i banchi, differenze di classe.

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