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Scritta choc contro Saviano: “Ti meriti la camorra” (FOTO)

A Catania, su un muro, è apparsa la scritta “Saviano ti meriti la camorra!” che ha spinto Roberto Saviano ad intervenire via Facebook. Il Sindaco Enzo Bianco, invece, dopo aver fatto cancellare quella frase, ha chiesto scusa allo scrittore e lo ha invitato in città.
A cura di Fabio Giuffrida
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A Catania è apparsa una scritta choc contro Roberto Saviano, autore di Gomorra. "Saviano ti meriti la camorra" ha scritto qualcuno, con una bomboletta spray, su un muro di via Vanasco, traversa di Via Umberto. Una frase ingiuriosa che l'amministrazione comunale ha provveduto subito a far cancellare; il Sindaco Enzo Bianco – in una nota diramata dall'ufficio stampa del Comune di Catania – ha chiesto scusa a Roberto Saviano invitandolo ufficialmente in città. Queste le parole del Sindaco:

Saviano rappresenta un simbolo alto della lotta contro le mafie e quella frase, nella quale la città di Catania non si riconosce, è un insulto non soltanto a lui ma a tutti i catanesi onesti, a chiunque creda nei valori della legalità e della convivenza civile. Per questo motivo lanciamo un invito allo scrittore affinché venga a trovarci per parlare di quella legalità che deve essere tesoro delle coscienze, che bisogna amare e coltivare. E per parlare di quella mafia che ruba il presente e il futuro agli onesti, che avvelena interi territori sia materialmente che moralmente. 

La scritta poi è stata cancellata:

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Immediata la replica di Roberto Saviano via Facebook:

Amici siciliani, mi scrivono che a Catania, su un muro in zona centrale (una traversa di via Umberto), è apparsa questa scritta: “Saviano ti meriti la camorra". Al di là dell’idiozia scritta, l’ennesima infamia subita non mi infastidisce. Mi ha fatto però riflettere. A volte mi sembra davvero di meritarla la camorra. Di meritarla io, di meritarla tutti. Nel paese in cui raccontare innesca rabbia in chi non l'ha fatto, bile in chi l'ha fatto male. Nel paese in cui raccontare ti rende bersaglio, a prescindere, di tutto e tutti, di mafiosi e gente per bene. Per superare l’imbarazzo di non essere abbastanza, di aver fatto poco, spesso si riversa l’odio su chi racconta il male, non su chi lo fa. Il male conforta, fa sentire migliori. Osservare il suo racconto costringe invece ad agire o a cercare motivazioni valide per non aver agito. La codardia è un sentimento terribile con cui convivere e allora non resta che aggredire, denigrare, deridere, insultare. Da un paese del genere spesso è meglio star lontani.

Quasi 4 mila i messaggi di sostegno che in queste ore sono arrivati tramite il popolare social network, Facebook, all'autore di Gomorra. "Non ti curar di loro", "Ci sono eroi che hanno smosso le coscienze, svelate verità nascoste e che con l'inchiostro hanno vinto persino il duello con le pistole", "Non mollare, non tutti i siciliani sono così, anzi sono la minoranza", "Tieni duro" e, ancora, "Vai avanti, i siciliani onesti sono con te" hanno scritto gli utenti.

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