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Scrisse su Facebook: “Ragazzi siciliano morto? Un terrone in meno da mantenere”. Condannato

L’uomo condannato è un 42enne di Settimo Torinese: il commento si riferiva alla morte di un ragazzo in un incidente stradale.
A cura di D. F.
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Un operaio 42enne  di Settimo Torinese (Torino) ha patteggiato una condanna a mille euro oltre alle spese processuali a Siracusa per aver scritto su Facebook , con un falso profilo, "Sono felicissimo, un terrone in meno da mantenere" in riferimento alla morte di Stefano Pulvirenti, 17 anni, siracusano, deceduto in un incidente stradale dopo 23 giorni di agonia nel novembre di tre anni fa. "Quando vedo queste immagini – aveva ancora scritto l'operaio – e so che nella bara c'è un terrone ignorante, godo tantissimo. Peccato che ero al Nord altrimenti avrei c.. su quella bara bianca. Buonasera terroni merdosi. Non è morto nessuno di voi oggi?".

Naturalmente gli insulti e la pesantissima diffamazione non è passata inosservata ai parenti, amici e compagni della vittima, che non avevano esitato – decisamente indignati – a sporgere denuncia. La procura in seguito aveva incaricato i carabinieri del nucleo investigativo telematico di scoprire chi si nascondesse dietro al profilo Facebook, riportano la Gazzetta del Sud e il Giornale di Sicilia. Gli investigatori all'inizio del 2016 diedero un nome e un volto a chi si nascondeva dietro il falso profilo del social. Poi la richiesta di giudizio per diffamazione aggravata da odio razziale e la condanna. Il procedimento ora passerà in sede civile con una richiesta di risarcimento.

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