Scrisse alla moglie da un campo di prigionia nazista, la lettera arriva in Puglia 80 anni dopo

Era il novembre del 1943 quando un uomo pugliese, detenuto in un campo di prigionia nei dintorni di Berlino, scrisse una lettera alla moglie Maria. Quella missiva non era mai arrivata a destinazione e solo qualche giorno fa, dopo ben 80 anni, è stata recapitata. A raccontare l'incredibile storia è stato Giampiero Barulli, Sindaco di Mottola, nel tarantino.

"È il 1943. C'è la guerra e tutti i ragazzi sono al fronte a combattere. Tra di loro c'è Pasquale, soldato mottolese.  È in un campo di prigionia nei pressi di Berlino e scrive una lettera a sua moglie Maria, rassicurandola sulle sue condizioni di salute. La lettera, però, non arriva a destinazione. A differenza di Pasquale, che torna incolume dalla guerra e vive serenamente con la moglie crescendo tre figli. Passano 80 anni e incredibilmente qualche giorno fa quella lettera arriva in Comune.  Spedita da un signore di Firenze e subito consegnata alla figlia di Pasquale, che legge con grande commozione le dolci parole del padre".

La lettera, in particolare, venne spedita da un Kriegsgefangenenlager, come erano chiamati i campi di prigionia tedeschi. "Cara Maria, la mia salute è buona, perciò non devi essere in pensiero per me. Spero di poter avere presto tue notizie che spero siano buone. Con l'occasione ti invio gli auguri per il Natale. Baci affettuosi", si legge proprio nella missiva postata dal sindaco. Il timbro, appunto, riporta la data del 26 novembre 1943. "Altri tempi, altre vite. Ma un filo, quello del destino, che lega e riannoda tutto, persone, storie e ricordi", ha concluso nel post il primo cittadino del comune pugliese.