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Scoperto un caso autoctono di malaria a Verona: in Italia la malattia eliminata ufficialmente negli anni ’70

La Direzione prevenzione della Regione Veneto ha reso noto che nell’Azienda ospedaliera di Verona è stato diagnosticato un caso di malaria autoctona in una persona senza storia di viaggi recenti in Paesi in cui la malattia è endemica.
A cura di Susanna Picone
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A Verona ieri è stato segnalato un caso autoctono di malaria. A darne notizia la direzione Prevenzione della Regione Veneto che ha già dato disposizioni in materia, tanto che la Regione, in stretta collaborazione con l'Ulss 9 scaligera e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, hanno attivato tutte le misure di sorveglianza previste.

Il caso di malaria è stato segnalato nonostante in Italia il tipo di zanzare in grado di trasmettere questo parassita non risulta ad oggi presente. Nel nostro Paese, infatti, la malaria era stata eliminata ufficialmente negli anni ’70 e tutti gli altri casi registrati in Veneto riguardano persone che hanno contratto la malattia in Paesi endemici. Ma in questo caso il paziente, fanno sapere le autorità locali, è una "persona senza storia di viaggi recenti in Paesi in cui la malattia è endemica". 

Il caso segnalato in Veneto, sul quale sono in corso approfondimenti, "se viene confermato che è un caso realmente autoctono" potrebbe "cambiare completamente il paradigma futuro delle malattie infettive" e "pone un tema delicato: in qualche modo ci permette di dire che la globalizzazione del mondo è avvenuta purtroppo anche per quanto riguarda le malattie infettive", ha commentato all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova.

Per il professore, si pone la questione che le malattie tropicali non sono più solo delle aree tropicali: "Forse è il caso di sospettare questo tipo di infezioni non solo in chi ha viaggiato in Africa o in altri Paesi dove la malaria o altre malattie sono endemiche, ma anche da noi. Questo cambia completamente gli scenari anche dal punto di vista della prospettiva futura".

Il sistema sanitario veneto ricorda che è importante sottolineare che la malaria non si trasmette da persona a persona tramite contatto diretto, saliva, o rapporti sessuali, ma solo attraverso il contatto con sangue infetto o la puntura di zanzare infette. La malattia infettiva si trasmette all'uomo attraverso la puntura di zanzare infette da un parassita (Plasmodium): la malaria si manifesta con febbre, brividi intensi, sudorazione, mal di testa, nausea, vomito, dolori muscolari. Si tratta di una malattia trattabile e può essere curata efficacemente se diagnosticata e trattata tempestivamente, riducendo il rischio di complicazioni gravi.

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