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Sul treno Frecciarossa dell’incidente a Faenza c’era anche l’amministratore delegato di RFI

A bordo del Frecciarossa che domenica sera si è scontrato con un treno regionale nel faentino, lungo la linea Bologna – Rimini, viaggiava anche Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana.
A cura di Davide Falcioni
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A bordo del treno Frecciarossa che domenica sera si è scontrato con un convoglio regionale nel faentino, lungo la linea Bologna – Rimini, viaggiava anche Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di RFI. Lo riporta l'edizione odierna del Manifesto, che ha avuto accesso a una versione particolare dell'incidente emersa da alcune chat dei macchinisti. "La presenza dell'ad di Rfi sull'Etr 600 – si legge – ha portato a risolvere nel più breve tempo possibile il guasto (per il quale la Freccia era ferma, ndr) con l'intervento della sala operativa che avrebbe richiesto l'applicazione di una procedura che prevede un intervento agli organi esterni del treno: una particolare pressione che potrebbe aver indotto in errore il macchinista unico". Contattata dal Manifesto, Rfi ha confermato la presenza sul treno di Strisciuglio precisando però che "lo stesso amministratore delegato non ha palesato a Trenitalia la sua presenza sul treno" né prima né dopo l'incidente. "Quando posso scelgo sempre di viaggiare in treno – ha dello l'ad al Corriere – e viaggio come un passeggero qualunque, sempre. Dopo l'urto, mi sono messo a disposizione ‘come un ferroviere' per quanto possibile e ho proseguito il viaggio insieme agli altri passeggeri fino a Venezia, arrivando in piena notte".

Al riguardo Trenitalia ha spiegato che "c'è un'indagine in corso: sulle cause della retrocessione (del Frecciarossa, ndr) sono in corso approfondimenti"."In merito all'articolo pubblicato da un quotidiano sulla presunta dinamica di quanto accaduto lo scorso 10 dicembre sulla linea Rimini – Bologna, Trenitalia smentisce che la Sala Operativa Centrale abbia fatto pressione sul macchinista per compiere attività non conformi ai regolamenti o per velocizzare le operazioni, in quanto a bordo del treno viaggiava l'AD di RFI Gianpiero Strisciuglio – si legge nella nota diffusa da Trenitalia – . Quest'ultimo era sì a bordo del Frecciarossa 8828 Lecce-Venezia per motivi di lavoro, ma non ha palesato la sua carica, resa nota soltanto dopo l'accaduto. Trenitalia e RFI smentiscono categoricamente che l'AD di RFI sia intervenuto sulle procedure che il macchinista avrebbe applicato nella circostanza. Con riferimento al tamponamento dei due treni, Trenitalia sottolinea che sono in corso approfondimenti ed è stata nominata una commissione interna per accertare la dinamica dell'accaduto".

Nel frattempo, la Procura di Ravenna ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario e non si esclude che possano esserci degli indagati. I feriti, 17 in un primo momento, sono poi scesi a 7: sei passeggeri e un macchinista che però non hanno riportato gravi traumi. Riguardo la dinamica dell'incidente, vi è una nota di Ferrovie dello Stato cha ha ricostruito la possibile causa dell’accaduto: "Il Frecciarossa che precedeva un treno Regionale è retrocesso per inerzia a bassa velocità in relazione alla pendenza della tratta e, nel retrocedere, ha urtato il Regionale che era regolarmente fermo al segnale rosso. Sulle cause della retrocessione sono in corso approfondimenti".

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Il tamponamento ha causato molti disagi alla circolazione non solo sulla tratta Bologna-Rimini, ma fino in Abruzzo e con ritardi oltre i 120 minuti. Subito dopo l’impatto, inoltre, sono stati messi a disposizione degli autobus sostitutivi, presi d’assalto dai viaggiatori, ma non hanno comunque risolto nell’immediato i problemi, che si sono ripercossi per tutta la giornata di ieri.

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