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Scontro a urne aperte tra Pd e Ministero dell’Interno sull’affluenza alle elezioni comunali di Bologna 2011

Polemica aperta tra il Partito Democratico e il Viminale sui dati dell’affluenza in calo alle elezioni comunali di Bologna 2011 diffuse dal Viminale alle ore 12. Cifre non paragonabili secondo il coordinatore regionale del Pd bolognese.
A cura di Alessio Viscardi
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Prima polemica della giornata elettorale in Emilia Romagna. Le elezioni comunali di Bologna 2011 si caratterizzano fin dalle prime ore della giornata per un'affluenza in calo rispetto al 2009: 13,75% di aventi diritto al voto si erano recati ai seggi alle ore 12, una flessione rispetto al precedente 28,67%. La denuncia arriva dritta dal Partito Democratico, che accusa il Ministero dell'Interno di aver diffuso dati non comparabili con quelli delle precedenti tornate elettorali che hanno interessato Bologna.

“Nel valutare i dati sull'affluenza al voto a Bologna occorre ricordare che nel capoluogo dell'Emilia Romagna si votò nel 2009 in giorni diversi: non la domenica e il lunedì, ma il sabato e la domenica” rende noto Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Pd, che sottolinea la necessità di tener conto della diversità della partecipazione al voto dovuta a queste divergenze.

Maurizio Migliavacca polemizza ancora con il ministero, considerando “incredibile” la leggerezza con cui il Viminale ha diffuso i dati. Nonostante questo, rimane Reggio Calabria la città in cui c'è stata maggiore diserzione ai seggi: soltanto l'8,68% degli aventi diritto al voto si era recato ad esercitare il proprio diritto/dovere alle ore 12. La città in cui è stata maggiore la partecipazione al voto è Livorno, che supera la soglia del 20% alle ore 12.

Alle elezioni 2011 del capoluogo emiliano, la sfida è tra i tre favoriti: Virginio Merola, Manes Bernardini e Stefano Aldrovandi. Nel curriculum di Merola c'è la presidenza del Consiglio Provinciale di Bologna e la vittoria alle primarie del Pd cittadino. Bernardini è il pupillo del leader leghista, Umberto Bossi, e vanta un passato da consigliere regionale in Emilia Romagna. Aldrovandi è l'uomo del Terzo Polo che riesce a mettere d'accordo Fli e Udc.

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