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Scontri a Roma tra manifestanti e polizia: il giorno dopo tra dubbi e polemiche

All’indomani della giornata di tensione vissuta dalla Capitale subito dopo la fiducia al Governo Berlusconi, continuano ad infuriare le polemiche.
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Roma_protesta

Ore di vera e propria guerriglia urbana nel centro di Roma, decine di auto danneggiate e qualche blindato dato alle fiamme, vetrine in frantumi e negozi vandalizzati, circa 40 feriti e una ventina di fermati: questo il bilancio di una giornata di follia a margine della votazione sulla fiducia al Governo Berlusconi IV. Va subito detto però che il livello di guardia nella Capitale era già alto da qualche giorno, dal momento che si era a conoscenza del fatto che in occasione del voto di fiducia erano state indette diverse manifestazioni di protesta e per precauzione l'intera zona attorno Montecitorio era stata praticamente blindata.

Ieri mattina poi, come ricorda Il Post, due cortei erano confluiti nei pressi della "zona rossa" dopo aver sfilato pacificamente e senza alcun incidente per le vie del centro: uno era composto prevalentemente dagli studenti universitari che da qualche settimana protestano contro la Riforma Gelmini, mentre l'altro era molto più eterogeneo e vedeva la presenza di IOM, centri sociali, Action, Unione Inquilini, Rifondazione Comunista, Partito Comunista dei lavoratori, comitati di terremotati aquilani e militanti campani anti-discariche, oltre che un novello gruppo autodefinitosi “Brigate Monicelli per la liberazione”. Alla notizia della bocciatura della mozione di sfiducia, però, erano cominciati i disordini tra le forze dell'ordine ed un ristretto gruppo di manifestanti, in gran parte riferibili all'ambiente dei centri sociali.

Scontri-Roma

Col passare delle ore, dunque, la tensione era salita in modo vertiginoso, con lanci di petardi e sacchi della spazzatura all'indirizzo degli agenti di polizia, assalti a bancomat e ad alcune sedi istituzionali (devastato l'ingresso della sede della Protezione Civile), cui le forze dell'ordine hanno risposto con cariche e lacrimogeni. Una situazione che ha provocato anche diversi feriti, mentre auto e blindati venivano dati alle fiamme costringendo all'intervento anche i Vigili del Fuoco: il tutto fino alle 18:00, quando la situazione è tornata relativamente tranquilla.

"Roma oggi è stata offesa dalla violenza come non avveniva da molti anni a questa parte: non è più tollerabile una cosa di questo genere", queste le parole del Sindaco Gianni Alemanno al termine degli scontri, mentre il Ministro Roberto Maroni questa mattina esprime al Questore di Roma "apprezzamento per l'equilibrio e l'oculata gestione dimostrata in tutte le fasi della manifestazione". Di diverso avviso il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani, per il quale il Viminale dovrebbe chiarire alcuni aspetti, dal momento che "è intollerabile e incredibile che dentro manifestazioni abbiano trovato spazio e siano riusciti a inserirsi teppisti, violenti e Black Block ben riconoscibili, e che sia stato possibile produrre devastazioni in pieno centro a Roma".

Proprio questo sembra in effetti uno degli aspetti più controversi dell'intera vicenda, anche alla luce di alcune immagini e video divulgati in Rete nelle scorse ore. Alcune testimonianze infatti, lasciano trasparire più di un dubbio sulla vera natura dei cosiddetti "black block" e già da più parti si comincia a parlare di "infiltrazioni" nella protesta pacifica con "manipolazioni" allo scopo di aumentare la tensione e creare disordini. Lungi dal sostenere accuse gravi sulla cui fondatezza si esprimeranno gli organi competenti, noi ci limitiamo a portare alla vostra attenzione alcuni interessanti documenti, sottolineando anche come in questi casi ancora una volta si riveli uno degli aspetti più dirimenti degli ultimi anni: l'incidenza della Rete, della libera informazione e del "controllo dal basso", strumenti che (chiaramente se utilizzati senza deformazioni o pregiudizi) mettono a nudo la propaganda e la disinformazione, consentendo alla realtà dei fatti di venir fuori in modo evidente e soprattutto libero. Ci sembra giusto in effetti citare un passaggio di Roberto Saviano di queste ore:

La rete restituisce tutto. Le fiamme, le cariche, i sanpietrini divelti. La sottile e acre cortina creata dai fumogeni sulle strade del centro di Roma. Le vetrine infrante, le auto bruciate. Video, foto, racconti. Di una giornata che ha già varcato la soglia dell’immaginario collettivo. Restituisce tutto: l’amarezza di chi, oggi, ha manifestato per l’implementazione dei propri diritti. E l’indignazione di chi vede svanire le proprie richieste in quella camionetta della Guardia di Finanza bruciata all’ingresso di Piazza del Popolo.

infiltrato
Uomo_Pala_Roma
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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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