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Scomparso a Barletta, svolta nel caso di Michele Cilli: arresti per omicidio e occultamento cadavere

Arrestati i presunti responsabili della scomparsa di Michele Cilli, il ragazzo di 24 anni svanito nel nulla lo scorso gennaio a Barletta.
A cura di Susanna Picone
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Michele Cilli (Facebook)
Michele Cilli (Facebook)

È a una svolta il caso di Michele Cilli, il giovane di 24 anni scomparso a Barletta lo scorso gennaio. Due persone sono state arrestate. In una nota diffusa dalla questura di Andria si parla di “omicidio”: i due fermati sono accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Trani su richiesta della Procura, sono stati agenti della squadra mobile della Bat. In queste ore sono in corso numerose perquisizioni eseguite anche con l'ausilio degli agenti del gabinetto interregionale di polizia scientifica per la Puglia e la Basilicata e di unità cinofile antidroga. Di Michele Cilli nessuno ha avuto più notizie dallo scorso gennaio: il giovane di Barletta aveva trascorso con alcuni amici la serata del 15 gennaio per poi allontanarsi poco prima di mezzanotte con un conoscente a bordo dell'auto di quest'ultimo. Da quel momento nessuno lo ha più visto e sono stati vani tutti i tentativi di trovarlo.

Michele Cilli
Michele Cilli

Scomparsa Michele Cilli: la ricostruzione della polizia

Michele Cilli sarebbe salito a bordo dell'auto di uno dei due indagati arrestati oggi, secondo quanto emerso dall'inchiesta svolta dalla Squadra mobile di Barletta. Nei dettagli, Cilli sarebbe salito sull'auto nella disponibilità Dario Sarcina, accusato di omicidio volontario. Il tragitto dell'auto è stato ricostruito partendo dall'analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza. L'auto, dopo aver percorso il lungomare, è entrata in un complesso in cui ci sono garage dove sarebbe rimasta per più di 20 minuti. Poi la vettura, senza più che vi fosse il ragazzo a bordo, avrebbe ripreso la corsa. Gli indumenti trovati in località Fiumara sarebbero quelli usati da Cosimo Damiano Borracino, arrestato con l'accusa di occultamento di cadavere in concorso con Sarcina che avrebbe riportato lesioni a una mano, ritenute compatibili con l'uso di un'arma da taglio. Il 16 gennaio Sarcina è stato sottoposto a intervento chirurgico. Il movente sarebbe riconducibile a dissapori tra Sarcina e Cilli, sui quali al momento gli inquirenti non hanno aggiunto altro perché le indagini ancora in corso.

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"Ci sono stati diversi tentativi di depistaggio per impedire l'individuazione dei responsabili", ha detto il procuratore capo di Trani Renato Nitti, nella conferenza stampa a Barletta, sugli arresti eseguiti nei confronti dei due 34enni.

Le parole della mamma di Michele Cilli

"Non dormo la notte, Se qualcuno sa qualcosa, ce lo faccia sapere, se non direttamente a me, alle autorità, ma portatemi mio figlio”, il disperato appello che la mamma del ventiquattrenne aveva lanciato giorni dopo la misteriosa scomparsa del figlio. "Ti prego, se mi stai sentendo, guardando, ascoltando ti prego fatti sentire”, aveva detto ancora la donna davanti alle telecamere nella speranza che potesse trattarsi di un allontanamento volontario e che Michele potesse decidere di tornare a casa.

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