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Scomparsa Sara Pedri, l’ex primario Tateo si difende: “Su di me solo bugie, mai maltrattato personale”

Saverio Tateo, ex primario di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Santa Chiara di Trento dove lavorava Sara Pedri, scomparsa nel marzo del 2021, si difende davanti al gup Marco Tamburrino nell’ambito dell’inchiesta che lo vede indagato assieme alla sua vice Liliana Mereu per maltrattamenti: “Su di me solo bugie”.
A cura di Ida Artiaco
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Sara Pedri
Sara Pedri

"C'è chi ha strumentalizzato la sua scomparsa. Attorno a me un clima di bugie". A parlare è Saverio Tateo, ex primario di ginecologia e ostetricia dell'ospedale Santa Chiara di Trento, che oggi è comparso davanti al gup Marco Tamburrino nell'ambito dell'inchiesta che lo vede indagato assieme alla sua vice Liliana Mereu per maltrattamenti ai danni di 21 tra ostetriche, infermieri e medici dell'unità operativa che dirigeva prima del licenziamento, tra cui Sara Pedri, la dottoressa forlivese di 32 anni scomparsa nel nulla il 4 marzo di tre anni fa in Val di Non.

Tateo si è difeso davanti al giudice negando con forza tutte le accuse di maltrattamenti ai danni del personale. Il professionista, licenziato dall'azienda sanitaria e poi reintegrato dal giudice del lavoro ma non ancora in servizio perché in corso c'è la trattativa sulla quantificazione dei danni, ha rispedito al mittente anche la contestazione mossa da una delle parti civili.

Sara Pedri
Sara Pedri

"Mai detto che sarebbe stata da eliminare fisicamente. Ho fatto il mio lavoro, sono un primario", ha ribadito Tateo riferendosi a quanto riferito da una dottoressa. L'ex primario è già intervenuto davanti al giudice lo scorso 19 aprile, nell'ambito di un'udienza durata sette ore. In quella occasione, il primario, ricordando Sara Pedri, si era commosso, spiegando che non era a conoscenza del suo disagio. "Non ho avuto alcun sentore se non quando è arrivata una richiesta di malattia", aveva detto.

Stavolta Tateo non è tornato sull’argomento, ma ha parlato della dottoressa scomparsa, che è tra le parti offese indicate dai pm: "(Altre dottoresse) dicevano che lei ha subito lo stesso clima vessatorio che abbiamo subito noi. Sono bugie", ha sottolineato. Oggi ha risposto alle domande dei suoi difensori, Salvatore Scuto e Nicola Stolfi, e dall'accusa, rappresentata dalla pm Maria Colpani. Al termine sarà la volta del contro esame delle parti civili. Vista la complessità del caso, il gup ha già fissato un'altra udienza per il 28 giugno.

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