Scomparsa Sara Pedri, l’ex primario Saverio Tateo e la sua vice assolti dall’accusa di maltrattamenti
Assolti perché il fatto non sussiste. Finisce così, con due assoluzioni, il processo per l'ex primario dell'ospedale Santa Chiara di Trento, Saverio Tateo, e la sua vice, Liliana Mereu. I due sono stati assolti con formula piena dal gup del Tribunale di Trento, Marco Tamburrino, dalle accuse di maltrattamenti in concorso e in continuazione nei confronti del personale del reparto. La vicenda è strettamente collegata alla scomparsa di Sara Pedri, ginecologa sparita nel il 4 marzo del 2021. Per l'ex primario e la sua vice erano stati chiesti 4 anni, 2 mesi e 20 giorni per i maltrattamenti ai quali avevano sottoposto medici e infermieri del reparto.
I presunti maltrattamenti e la scomparsa di Pedri nel marzo 2021
Sara Pedri lavorava nel reparto dell'ospedale Santa Chiara dal 2020 e nel suo diario raccontava le presunte vessazioni subite sul luogo di lavoro. Maltrattamenti che, secondo i familiari, avrebbero portato Sara ad allontanarsi e a togliersi la vita. Il suo corpo non è mai stato ritrovato.
Il suo caso ha dato il via a una serie di denunce da parte di dottori e infermieri che hanno deciso di raccontare le presunte vessazioni subite in reparto. Nel 2021 vengono indagati Saverio Tateo, allora primario del reparto di ostetricia, e la sua vice Liliana Mereu. La pm Maria Colpani aveva però aperto in precedenza un fascicolo contro ignoti, nel giugno di quello stesso anno, anche se in quei giorni non era ancora stata delineato un collegamento diretto tra i maltrattamenti e la scomparsa della dottoressa.
Nel luglio 2021, il ministro della Salute Roberto Speranza aveva inviato degli ispettori a Trento: dieci giorni dopo, il direttore dell'azienda sanitaria trentina si era dimesso e dopo 110 testimonianze di maltrattamenti, Tateo viene trasferito.
Poco tempo dopo, nel mese di novembre, l'uomo è stato licenziato dalla stessa azienda provinciale per i servizi sanitari: Tateo ha poi vinto la causa di lavoro intentata per ingiusto licenziamento ed è stato reintegrato dal giudice, anche se non potrà più tornare nell'ospedale Santa Chiara.
Mereu, invece, è stata trasferita a Catania dove oggi continua a lavorare. Il 16 maggio del 2023, per il primario e per la sua vice viene chiesto il rinvio a giudizio ed entrambi scelgono il rito abbreviato. Le parti offese sono 21 tra infermiere, ostetriche e medici dell'unità operativa diretta da Tateo. Tra loro anche Sara Pedri, rappresentata dalla mamma Mirella e difesa dall'avvocato Nicodemo Gentile.
L'avvocato di Tateo dopo l'udienza
"Oggi è stata un'udienza molto serena, in cui tutte le parti hanno parlato brevemente – ha sottolineato al termine del dibattimento l'avvocato Nicola Stolfi, che difende l'ex primario -. Da parte nostra, tutto quello che c'era da fare è stato fatto, ora è tutto nelle mani del giudice". All'udienza, avvenuta in camera di consiglio di fronte al gup Marco Tamburrino, erano presenti l'ex primario e la sua vice.