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Scomparsa Liliana Resinovich, spuntano le prime testimonianze: “C’era una coppia che litigava”

Un testimone colloca la signora proprio davanti casa a Trieste nel giorno della sparizione. Un altro invece ha parlato di una coppia che litigava poco lontano.
A cura di Antonio Palma
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Spuntano le prime testimonianze sulla improvvisa scomparsa di Liliana Resinovich, la pensionata 63enne sparita improvvisamente nel nulla nei giorni prima di Natale dopo essere uscita dalla sua casa di Trieste. Si tratta di testimonianze di amici e parenti che però complicano ulteriormente il caso visto che smentiscono la visione di coppia unita che ne aveva dato il marito della donna e parlano invece di rapporto logoro e ormai avviato verso la conclusione. A questo si affiancano un paio di racconti di testimoni oculari che collocano la signora scomparsa proprio davanti casa nel giorno della sparizione, il 14 dicembre scorso. Amici e parenti infatti hanno confermato alla Squadra Mobile della questura triestina che Liliana voleva lasciare il marito con il quale da tempo le cose non andavo e si apprestava a dirglielo proprio nei giorni della scomparsa.

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Anche se non è del tutto esclusa l’ipotesi di un allontanamento volontario, tesi che ha ritardato anche le indagini, a preoccupare è il fatto che la donna sia scomparsa lasciando a casa borsa con documenti e i cellulari, ora sequestrati e al vaglio degli inquirenti. Un testimone, che la conosceva solo di vista, ha raccontato di averla vista proprio davanti la casa di via Verrocchio la mattina del 14 dicembre. L’orario di avvistamento, tra le 8.30 e le 9, conferma quanto dichiarato dal marito Sebastiano Visintin secondo cui lui era uscito di primo mattino e non l’ha ritrovata al rientro a casa. “È uscita a gettare l’umido” ipotizza il marito, che sarebbe ritornato a casa verso l’ora di pranzo per poi riuscire nel pomeriggio senza però allarmarsi per l’assenza della moglie.

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Un altro puto oscuro sulle tempistiche dei fatti riguarda proprio la denuncia di scomparsa che è stata fatta dall’uomo solo la sera tardi e su indicazione e insistenza di amici nonostante la donna non fosse contattabile da ore. Inoltre l’uomo, anche lui in pensione, avrebbe dato diverse versioni sui suoi spostamenti nascondendo dei lavoretti che faceva in zona e che gli imponevano di muoversi anche quel giorno. Preoccupante infine la testimonianza di un residente della zona che ha detto di aver sentito due persone litigare nella zona del Boschetto del Ferdinandeo, non lontano dalla casa della scomparsa e del marito. Si tratta della stessa zona controllata già due volte dalla polizia, la vigilia di Natale e il 29 dicembre, ma senza alcun esito.

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