Scomparsa Kata, una donna che vive nell’ex hotel: “L’ho vista 10 minuti prima, giocava in cortile”
Continuano le indagini sulla scomparsa della piccola Kata, la bimba di 5 anni della quale si sono perse le tracce nella giornata di sabato nel quartiere Novoli a Firenze. Mentre le forze dell'ordine indagano per ricostruire le responsabilità e le ultime ore prima della sparizione della minore, gli inquilini dell'ex hotel Astor stanno raccontando la loro versione dei fatti alle autorità e alla stampa. Ai giornalisti sul posto, una donna che vive nello stabile ha raccontato di aver visto la piccola Kata poco prima della scomparsa.
"Ero qui nel pomeriggio di sabato – ha spiegato la vicina -. L'ho vista giocare in cortile come sempre, poi sono rientrata per preparare da mangiare. Quando sono uscita la bimba non c'era più".
Davanti ai giornalisti, la donna ha voluto respingere le presunte accuse nei confronti della comunità romena lette sui social network. "Non c'entriamo nulla con la scomparsa, loro lo sanno – ha ribadito, facendo riferimento alla famiglia della piccola e agli inquilini dello stabile -. Tutto nasce per lotte interne alla comunità peruviana, molto folta nel palazzo". La donna ha fatto riferimento anche a una rissa avvenuta nello stabile dieci giorni prima della scomparsa di Kata per "mantenere il controllo degli affitti" all'interno dell'ex hotel occupato.
I carabinieri di nuovo nell'hotel occupato
Pochi minuti fa sono arrivati alcuni carabinieri nella palazzina per un nuovo sopralluogo. Tre di loro erano in borghese. Stando a quanto reso noto, un uomo sarebbe salito sull'auto delle forze dell'ordine. Ai polsi non aveva le manette.
Il padre scarcerato per stare con la famiglia
In mattinata è stato scarcerato Miguel Angel Chicllo Romero, padre della piccola Kata, per trascorrere il tempo con la famiglia. L'uomo era recluso a Sollicciano per furto e utilizzo indebito di carte di credito. L'uomo è sottoposto alla misura dell'obbligo di firma due volte a settimana nella stazione dei carabinieri. Ad assisterlo è il legale Cristiano Toraldo.
La pista del racket affitti
Sarebbe la pista del racket degli affitti nell'albergo Astor a Firenze quella privilegiata dagli inquirenti per ritrovare la bimba scomparsa. Secondo quanto spiegato dal procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli che sta seguendo il caso con la pm della Dda Christine von Borries e il sostituto Giuseppe Ledda, questa sarebbe la strada maggiormente battuta dagli investigatori. Il racket vedrebbe coinvolti tre distinti gruppi, due composti da cittadini di origine peruviana e un terzo di persone di origine rumena. L'affitto per una camera andrebbe dagli 800 euro senza bagno fino ai 1.500 euro con i servizi.