video suggerito
video suggerito
La scomparsa di Kata a Firenze

Scomparsa Kata, interrogati a sorpresa di nuovo zii e mamma: pm pronti a proroga delle indagini

La procura di Firenze ha voluto riascoltare alcuni dei principali testimoni della vicenda, i due zii della piccola, la compagna di uno di loro e anche la mamma Katherine, ognuno in maniera separata dall’altro. Una convocazione decisamente a sorpresa per i famigliari di Kata visto che in questi mesi non si era arrivati a nessuna svolta nel caso.
A cura di Antonio Palma
0 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La Procura di Firenze è pronta alla proroga delle indagini sulla scomparsa della piccola Kata, la bambina sparita nel nulla il 10 giugno 2023 dall'ex hotel Astor di Firenze dove viveva coi parenti in una stanza del palazzo occupato da numerose famiglie. Nei giorni scorsi infatti c’è stata una nuova accelerata dell’inchiesta con l’interrogatorio a sorpresa di diversi parenti tra cui gli zii e la stessa mamma della bimba.

La settimana scorsa i pm hanno voluto riascoltare alcuni dei principali testimoni della vicenda, i due zii della piccola, la compagna di uno di loro e anche la mamma Katherine, ognuno in maniera separata dall’altro. Una convocazione decisamente a sorpresa per i famigliari della bimba visto che in questi mesi non si era arrivati a nessuna svolta nel caso, nonostante perquisizioni, test del dna ed esami minuziosi dei video delle telecamere della zona.

I parenti della bimba probabilmente hanno dovuto ripercorrere di nuovo quelle ore che hanno preceduto la scomparsa di Kata anche alla luce di tutto quello che è emerso successivamente.Davanti ai pm si sono seduti coi loro avvocati Abel Argenis Alvarez Vasquez, zio materno di Kata coinvolto anche nel cosiddetto “racket delle stanze” dall'ex hotel Astor di Firenze, e Marlon Chicclo, zio paterno. I due che erano nell'ex albergo al momento dei fatti a differenza della mamma della piccola, sono stati sentiti in momenti diversi mercoledì scorso, seguiti poi dalla compagna di Abel e dalla madre della bimba.

A confermare l’importanza dei colloqui in Procura, come rivela La Nazione, il fatto che a condurre gli interrogatori sia stato direttamente il procuratore capo Filippo Spiezia, assieme alla titolare del fascicolo Christine Von Borries. Dalla Procura però mantengono il massimo riserbo su quanto emerso e sull’oggetto dell’interrogatorio. Al vaglio restano infatti numerose ipotesi sulla sparizione della piccola: da una vendetta sui parenti a una violenza sessuale passando per uno scambio di persona.

0 CONDIVISIONI
112 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views