Scomparsa Kata, gli avvocati dei genitori: “C’è qualcuno che può dare una svolta alle indagini”
"Ogni giorno speriamo che le indagini siano a buon punto. Vorremmo che tutti si avvicinassero ai genitori per aiutarli a cercare Kata, soprattutto parlando con chi sta facendo le indagini. Abbattete il muro di omertà. La nostra sensazione è che ci sia qualcuno in grado di dare una svolta alle indagini".
È questo il nuovo appello lanciato dagli avvocati Filippo Zanasi e Sharon Matteoni che assistono i genitori della piccola Kata, la bimba peruviana di 5 anni scomparsa da ormai più di un mese a Firenze: era infatti il 10 giugno quando della bimba si sono perse le tracce dall'ex hotel Astor, dove viveva insieme alla mamma e al fratellino.
I due legali hanno parlato ai microfoni di Quarto Grado, la trasmissione in onda questa sera su Rete 4, ribadendo che dalla Procura c'è totale riserbo sulle indagini in corso ma invitando chiunque abbia informazioni a farsi avanti e a contattare direttamente gli inquirenti.
Appello, questo, che nei giorni scorsi era arrivato anche dal procuratore aggiunto di Firenze, Luca Tescaroli che, intervistato in esclusiva dal Tg1, aveva chiesto "ai familiari il più stretto riserbo e un impegno da parte della collettività, invitando coloro che sanno a riferire esclusivamente a quest'ufficio nell'interesse prioritario della piccola bimba scomparsa".
Intanto, su tutti i media nazionali e non solo è stata diffusa l'ultima immagine di Kata ripresa da una telecamera di sorveglianza poco prima che sparisse nel nulla.
Si tratta di un breve video che risale alle 15.12 del 10 giugno e che mostra la bambina salire le scale del cortile dell'ex hotel Astor, quelle esterne che sbucano sopra i muri di recinzione della struttura. Nell'inquadratura la bimba è sola. Non ci sono altre persone e non si vedono neppure ombre. Ma è l'ultima in cui si vede Kata prima della scomparsa.