Scomparsa di Samira El Attar, da ieri irrintracciabile il marito accusato di omicidio
È scomparso da 24 ore Mohamed Barbri, il marito di Samira El Attar, la donna che è accusato di aver assassinato a Stanghella (Padova) lo scorso 21 ottobre. Barbri, la cui scomparsa è stata denunciata dalla suocera, Malika, volata in Italia dal Marocco per occuparsi della vicenda giudiziaria di sua figlia, è uscito ieri mattina, intorno alle sette, dall'abitazione nel comune del Padovano. Proprio come suo moglie, è scomparso in sella alla sua bicicletta, portando con sé i documenti e una cartellina da cui non si separava mai. Il cellulare ha agganciato per l'ultima volta la cella vicino a casa, prima di spegnersi definitivamente intorno alle 17. L'uomo è indagato a piede libero per omicidio e occultamento di cadavere nel caso della scomparsa di Samira, di cui alcune settimane fa ha fatto ritrovare le scarpe, una catenina e il portachiavi. Tutti gli oggetti erano stati abbandonati nei campi a pochi metri dal casolare dove la coppia viveva a Staghella. Per l'uomo non era stata ritenuta necessaria la misura cautelare.
Poco prima di sparire Mohamed era finito nuovamente alla ribalta delle cronache per uno strano episodio raccontato proprio dalla suocera. La figlioletta di 4 anni della coppia era infatti finita all'ospedale per un avvelenamento da farmaci per aver bevuto un tè al quale suo Mohamed avrebbe aggiunto un non meglio precisato medicinale, che diceva essere destinato a lui. A raccontare l'episodio, preoccupata, a sua madre era stata la stessa Samira che temeva che quel tè drogato fosse destinato a lei. La mamma di Stanghella era convinta che il marito volesse sedarla – se non peggio – per poter controllare indisturbato il suo cellulare. Secondo quanti conoscevano la coppia, Barbri era molto geloso di sua moglie.