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Scomparsa di Khrystyna Novak, arrestato a Pisa il presunto assassino

Si tratta di Francesco Lupino, un cinquantenne fiorentino, vicino della donna scomparsa lo scorso 31 ottobre. Sarebbe il presunto autore dell’omicidio e della soppressione del cadavere della ventinovenne di nazionalità ucraina. Della giovane si erano perse le tracce dopo l’arresto del suo compagno, un uomo di origini spagnole finito in manette per armi e droga.
A cura di Biagio Chiariello
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C'è una svolta nel caso di Khrystyna Novak, la 29enne ucraina scomparsa nel novembre dello scorso anno a Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa. La polizia ha arrestato Francesco Lupino, un 50enne fiorentino, tatuatore, ritenuto il presunto responsabile dell'omicidio della soppressione del cadavere della vittima. Si tratterebbe di un vicino di casa che aveva avuto problemi economici con il fidanzato della donna, Airam Gonzalez, spagnolo di 41 anni, che venne a sua volta arrestato per detenzione di armi e droga poche ore prima della sua sparizione, il pomeriggio del 31 ottobre scorso, pare su ‘soffiata' dello stesso presunto killer.

La scomparsa

Khrystyna era sparita da Corte Nardi, a Orentano. Del caso si era occupato anche ‘Chi l’ha visto?'. L'allontanamento volontario era stato subito escluso dagli investigatori: la donna non aveva un'auto e nella sua villetta sono stati ritrovati tutti gli effetti personali, tranne il cellulare, che però è sempre risultato irraggiungibile. Dopo 5 mesi di indagini, la Polizia sembra essere arrivata al presunto colpevole, dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'uomo, di cui al momento non si conoscono le generalità. Il movente del delitto non è ancora chiaro.

Khrystyna Novak uccisa a colpi di pistola

Lupino avrebbe ucciso Khrystyna con una pistola di cui è stata dimostrata la detenzione nella notte tra il 1° e 2 novembre. L'omicidio sarebbe avvenuto nella villa del fidanzato della ragazza, assente perché in carcere. L'assassino ne avrebbe poi occultato il cadavere e tentato di cancellare le tracce tra la sera del 2 e quella successiva del 3 e, per attuare un depistaggio, avrebbe simulato l'allontanamento volontario della Novak utilizzando il telefono della stessa per sviare le indagini. Il cellulare è stato riacceso la mattina del 3 novembre, 25 ore dopo la scomparsa della donna e ha agganciato celle di vari luoghi del Pisano, fino poi a rispegnersi definitivamente.

Il compagno era stato arrestato

Il compagno della donna è attualmente in carcere. Nella sua casa di Orentano, gli agenti avevano trovato armi (due pistole, caricatori, cartucce), denaro in contanti e nel sottotetto dell’abitazione una serra per la coltivazione di marijuana con 4 chili e mezzo di droga. Il giorno dell'arresto la 29enne era stata portata in questura insieme al fidanzato e poi rilasciata. Quella fu l'ultima volta in cui venne vista: "L’ho vista l’ultima volta alle 22,15, era insieme al figlio di lui – aveva detto ai giornali locali un vicino di casa. "Mia figlia era innamorata di quell’uomo, volevano andare a vivere in Ucraina dopo il matrimonio", aveva raccontato Rada Garmash, la mamma di Khrystyna a proposito del compagno.

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