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Scomparsa di Mara Favro, dopo 3 mesi si indaga per omicidio. Il fratello: “L’hanno uccisa”

La Procura di Torino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e occultamento di cadavere in relazione alla scomparsa di Mara Favro, la mamma 51enne della Val di Susa. Il fratello ha presentato denuncia: ecco perché.
A cura di Ida Artiaco
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A tre mesi dalla scomparsa di Mara Favro, la 51enne di cui si sono perse le tracce dallo scorso marzo dopo che aveva finito di lavorare in una pizzeria a Chiomonte, in Alta Val di Susa. La Procura di Torino ha infatti aperto un fascicolo per omicidio colposo dopo che il fratello della donna, tutelato dall’avvocato Roberto Saraniti, ha presentato una denuncia contro ignoti che include anche il reato di occultamento di cadavere.

Del caso si è occupata a lungo anche la trasmissione di Rai 3 Chi l'ha visto? e Penelope, associazione per la ricerca delle persone scomparse. A spingere il fratello della donna, mamma di una bambina di 9 anni, a sporgere denuncia per omicidio e occultamento di cadavere, dopo che già aveva presentato una prima denuncia di scomparsa a marzo, un copia di una denuncia-querela, poi rimessa, di cui ha parlato il Corriere della Sera e che è stata consegnata all'ex compagno della donna.

A presentarla è stata una ex dipendente della pizzeria dove lavorava Mara, nella quale la donna raccontava di una animata discussione con il titolare del locale. L'uomo, secondo la ricostruzione, l'avrebbe prima "percossa", per una questione legata al pagamento dello stipendio, e poi intimorita dicendo: "Vuoi fare la fine di Mara?".

La donna è scomparsa l'8 marzo scorso. Secondo le parole del titolare e del pizzaiolo del locale dove lei lavorava, una volta finito il turno, sarebbe tornata nella propria abitazione di Susa, accettando il passaggio dello stesso pizzaiolo, e facendosi lasciare davanti a una birreria del paese. Ma poi sarebbe ritornata di nuovo alla pizzeria, grazie al passaggio di un camionista, alla guida di un tir con targa polacca perché aveva dimenticata le chiavi di casa e le sigarette in un cassetto del locale. Poi, si sarebbe di nuovo avviata verso casa, questa volta forse in autostop. Ma in questa narrazione, secondo il fratello, ci sarebbero troppe incongruenze.

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