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La scomparsa di Kata a Firenze

Scomparsa di Kata, l’indagine cambia passo: genitori spostati dall’hotel e dichiarazioni secretate

La mamma e il papà di Kata sono stati trasferiti subito dopo l’interrogatorio, insieme alla famiglia dello zio della bimba scomparsa a Firenze. Una decisione che appare molto significativa soprattutto perché arrivata dopo che i pm hanno ascoltato i genitori per circa due ore.
A cura di Antonio Palma
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Kata e la mamma
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C’è un cambio di passo nelle indagini sulla scomparsa della piccola Kata Cataleya Alvarez, la bimba di 5 anni sparita nel nulla sabato scorso dall'ex hotel Astor di Firenze dove vive con la madre e altri parenti. Dopo numerosi appelli pubblici e dichiarazioni di ogni tipo alla stampa da parte dei genitori della bambina, gli inquirenti infatti hanno deciso di secretare le testimonianze fatte dalla mamma e dal papà di Kata, ascoltati nelle scorse ore dai pm, e organizzato con loro il trasferimento dall’ex hotel.

Mamma, papà e zio di Kata trasferiti via dall'ex Hotel

La mamma di Kata, Kathrina Alvarez, e il papà Miguel Angel Ramon Chicllo Romero, infatti, sono stati trasferiti subito dopo l’interrogatorio avvenuto negli uffici della Procura fiorentina e portati in un altro alloggio che non è stato comunicato. Con loro trasferiti dall'ex hotel Astor anche diversi familiari, tutti affidati ora ai servizi sociale del comune di Firenze, allertati dagli stessi inquirenti

“I genitori di Kata e la famiglia dello zio sono stati riallocati in accoglienza, a cura dei servizi sociali del comune. Al momento, non è possibile indicare dove” hanno fatto sapere infatti i carabinieri. Una decisione che appare molto significativa soprattutto perché arrivata dopo aver ascoltato il padre e la madre di Kata per circa due ore.

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Le indagini sulla scomparsa di Kata

Potrebbe essere la conferma che gli inquirenti si siano ormai indirizzati lungo la pista di un rapimento per ritorsione nell’ambito di un regolamento di conti tra bande all’interno dell'ex hotel Astor dove vi è un contesto di illegalità diffusa relativo al racket degli affitti abusivi. La novità infatti arriva in ore convulse durante le quali anche l’avvocata della mamma ha detto di aver rinunciato all’incarico per reiterate interferenze esterne.

L’allontanamento dei genitori dal palazzo infatti potrebbe essere avvenuto proprio per il timore di ritorsioni e interferenze come denunciato dall’avvocato Daica Rometta, la legale di dell’associazione Penelope che sin dall'inizio della vicenda è stata sempre vicina alla famiglia. I due genitori e altri amici loro cicini infatti hanno più volte parlato di alcuni litigi avvenuti nei giorni precederti alla scomparsa della bimba nell'ambito di una rivalità tra la famiglia di Kata e un altro gruppo di connazionali sui costi e l’occupazione delle stanze dell’edificio in cui abitano

Intanto le indagini sul campo proseguono e nelle scorse ore gli inquirenti si sono presentati di nuovo all'interno dell'ex hotel Astor per alcuni rilievi e per prelevare lo spazzolino da denti usato da Kataleya. Lo scopo è estrarre il dna della bimba e confrontarlo con eventuali tracce su altri reperti rinvenuti in zona. Continuano anche gli interrogatori dei residenti del palazzo, oggi due donne sono state accompagnate in Procura per essere ascoltate come persone informate dei fatti per cercare di ricostruire le ultime ore di Kata ma anche le dinamiche che si sono create nell'ex albergo occupato.

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