Scomparsa di Kata, “Dall’ultimo video dettagli che fanno rabbrividire: due uomini vicino a lei”
Nell'ultimo video che riprende la piccola Kata prima della scomparsa "vi erano delle persone vicino a lei", ne sono convinti i consulenti della famiglia della bambina di 5 anni sparita nel nulla ormai un anno fa dall’ex hotel Astor di Firenze. Gli avvocati e consulenti di parte sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato nel dettaglio, fotogramma per fotogramma, l'ultimo video in cui la piccola appare sulle scale dell'ex albergo occupato.
Il filmato, già in mano agli inquirenti da tempo, è stato messo a disposizione per la prima volta anche agli avvocati della famiglia. Il video immortala i momenti successivi a quelli di un altro video già noto in cui si vede la bimba uscire fuori con amichetti e il fratellino per poi rientrare dal cancello.
Nel nuovo video, invece, si vede Kataleya che gioca ormai da sola sulle scale del palazzo, sale sulla rampa che porta al secondo piano ma poi riscende fino al piano terra dove infine entra nello stabile, scomparendo alla vista delle telecamere di sorveglianza senza più riapparire. Da quel 10 giugno del 2023 della piccola però non si è saputo più nulla anche se le indagini non si sono mai interrotte. Perquisizioni indagati, rogatorie e indagini a tappeto purtroppo per ora non hanno risolto il mistero.
Nel video si vede "Kata scendere fino al piano terra ed entrare poi nel corridoio dell’hotel che porta al cortile sul retro. Quello che fa rabbrividire, però, sono i due uomini che pochi secondo dopo il ripensamento di Kata, scendono dal secondo piano e seguono la bambina all’interno. Poi più il nulla, la piccola non si vedrà più" ha raccontato a La Nazione la criminologa Stefania Sartorini, consulente di parte della madre della bambina, Katherine Alvarez.
"Cosa accade in quel corridoio non lo sappiamo su quel piano ci sono molte stanze" ha aggiunto l'esperta, chiedendo di non sottovalutare e approfondire la pista di uno scambio di bambina. Quello che è certo, come ha spiegato il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, è che in base agli elementi raccolti, la scomparsa di Kata "sia frutto dell'attuazione di un piano che è stato ben organizzato nei dettagli, e non una attività estemporanea”. Questo significa che l'indagine è “altamente complessa e aggravata dal fatto che la notizia della scomparsa è arrivata con un gap temporale rispetto all'avvenuta sparizione".