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Ritrovato il corpo del corriere Nicolas Del Rio, ora si indaga per omicidio volontario e sequestro di persona

È stato ritrovato il corpo senza vita del corriere 40enne Nicolas Matias Del Rio, scomparso diverse settimane fa mentre stava consegnando alcune borse di lusso per la ditta per la quale lavorava. Ora si indaga per omicidio volontario e sequestro di persona.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nicolas Matias del Rio, 40 anni
Nicolas Matias del Rio, 40 anni

La procura di Grosseto indaga per omicidio volontario e sequestro di persona in relazione al caso di Nicolas Matias Del Rio, il 40enne argentino scomparso mentre stava trasportando un carico di borse di lusso per la ditta per la quale lavorava. Il suo corpo senza vita è stato trovato in un dirupo vicino a una villetta di località Case Sallustri dove nelle scorse settimane erano stati rinvenuti alcuni accessori per pelletteria appartenenti alla casa di moda che aveva confezionato le borse. La famiglia di Del Rio è stata avvisata. L'uomo aveva una moglie e un figlio piccolo che vivono sull'Amiata.

Chi sono gli indagati per la morte del corriere scomparso

Il corriere era in viaggio per consegnare 300 borse dal valore complessivo di 500mila euro e il suo furgone, stando a quanto finora emerso dalle indagini, era l'unico in dotazione all'azienda New Futura (per la quale il 40enne lavorava da poco) ad essere senza sistema integrato di geolocalizzazione.

Per la scomparsa del corriere, ora trovato morto, i principali indiziati erano due uomini di 33 e 44 anni. Klojan Gjoni, di origini albanesi, è stato fermato a Ciampino mentre stava per salire su un volo diretto in Albania mentre l'amico Ozgur Bozkurt, di origini turche, è stato fermato nella sua abitazione del Grossetano. Con loro al momento della scomparsa del corriere 40enne vi sarebbe stata anche una terza persona, il 28enne Kaia Emre. I tre erano già indagati per rapina e danneggiamento.  Insieme a loro vi sono due nuovi indagati: Niko Gjoni, padre di Klodian, e Zindan Bozkurt, parente di Ozgur.

La trappola prima della rapina e dell'omicidio

Stando alle prime ricostruzioni sulla dinamica dei fatti, Del Rio si sarebbe fermato lungo il tragitto per soccorrere un uomo che gli aveva raccontato di avere il furgone rotto e di dover consegnare 4 scatoloni contenenti borse a una pelletteria del posto. Per questo motivo il 40enne aveva chiamato il datore di lavoro, spiegandogli la situazione e passandogli poi il telefono per farlo parlare con il secondo corriere che si era presentato come "Goni". Il titolare della ditta New Futura aveva palesato nell'immediato i propri dubbi durante la conversazione telefonica con quest'ultimo: a Goni avrebbe subito fatto notare che la pelletteria da lui nominata aveva in realtà chiuso circa un anno prima. 

L'uomo lo aveva però tranquillizzato, spiegandogli che in realtà il titolare era solito effettuare anche piccoli ordini da spedire a casa dei clienti. A quel punto, il datore di lavoro di Del Rio avrebbe chiuso il telefono per chiamare immediatamente il proprietario dell'altra pelletteria. Davanti alla smentita dell'uomo, aveva provato a ricontattare il 40enne che però non aveva più risposto al telefono.

Secondo gli inquirenti, in quel momento Del Rio sarebbe stato rapinato del carico di borse e il suo furgone bruciato. Per chi indaga, l'uomo potrebbe essere stato ucciso proprio in quegli istanti ma saranno gli accertamenti degli investigatori ad appurare quest'ultimo punto dopo il ritrovamento del cadavere.

Secondo le autorità, Del Rio sarebbe stato vittima di un vero e proprio agguato da parte dei suoi presunti aggressori. "Goni", per le forze dell'ordine, non sarebbe stato altro che un nome fittizio usato da Kaia Emre, terzo complice dei due indagati di 33 e 44 anni. Per gli investigatori, i tre avrebbero avuto fin dall'inizio il piano di rapinare Del Rio e portare via le borse di lusso: per farlo, Emre doveva fingersi un collega in difficoltà. Sarebbe stato lui, sempre secondo chi ha condotto le indagini, a parlare al telefono con il datore di lavoro del 40enne fornendogli una storia concordata in precedenza con i complici.

L'auto dei tre indagati, infatti, avrebbe seguito il furgone di Del Rio per poi fermarlo al momento buono. Secondo le autorità è fondamentale per comprendere la dinamica dei fatti il processo che Klojan Gjoni dovrebbe affrontare a settembre per il furto di un altro carico di borse di lusso nella ditta per la quale lavorava precedentemente.

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