Scomparsa Daniela Ruggi, l’amico Sossio: “Una volta aveva la mano fasciata, mi disse: ‘È stato mio fratello’ “
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Continuano le ricerche di Daniela Ruggi, la 31enne scomparsa a Montefiorino ormai da cinque mesi dopo un ricovero in ospedale per un malore. Mentre gli inquirenti proseguono nel massimo riserbo, i media stanno approfondendo i rapporti che la giovane aveva con alcuni amici incontrati tra Montefiorino e Modena, dove era solita recarsi alla mensa dei poveri di Porta Aperta.
Tra questi c'è anche Sossio, una delle ultime persone ad aver visto e sentito Ruggi prima della scomparsa. L'uomo, uscito da poco dal carcere per altri reati, è intervenuto durante la trasmissione Quarto Grado. "L'ultima volta che ho parlato con Daniela era il 3 settembre, ci siamo sentiti al telefono. Abbiamo chiacchierato del più e del meno, nulla di importante. Lei mi è sembrata la stessa di sempre" ha spiegato Sossio davanti alle telecamere.
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Non ci sarebbero stati motivi di particolare preoccupazione, secondo l'uomo, se non i rapporti tesi con i familiari sui quali era solita confidarsi con l'amico. "Mi diceva che si voleva uccidere e io le chiedevo sempre come mai mi dicesse queste cose. Lei sosteneva che era colpa di suo fratello, che entrava in casa sua e le buttava le cose, che non andavano d'accordo. Una volta venne con la mano fasciata e io le chiesi cosa fosse successo, lei mi disse che aveva litigato con il fratello e che lui le aveva fatto male durante la colluttazione".
"Se è capitato che la difendessi? No, non potevo, io ero a Modena – ha continuato Sossio, ribadendo di non aver mai visto di persona i presunti maltrattamenti e di non aver mai conosciuto i familiari di Daniela -. Non eravamo fidanzati, eravamo molto amici, quello sì".
I due si erano incontrati a Modena, nei pressi della stazione dei bus dove Sossio stava aspettando l'autobus per la mensa dei poveri di Porta Aperta. "Ho sentito una ragazza che mi salutava, mi sono voltato per capire chi fosse e ho visto Daniela. Io allora non la conoscevo, lei si è presentata subito e mi ha stretto la mano. Dopo poco mi ha chiesto il numero di telefono. Io in quel momento non avevo una sim, allora le chiesi di lasciarmi il suo contatto e le promisi che l'avrei cercata io. Così ho fatto e abbiamo legato".
Daniela, secondo quanto racconta l'amico, era solita chiedere il numero di telefono a tutti quelli che incontrava. "Non so, potrebbe aver incontrato la persona sbagliata. Io mi auguro di no, ma non posso saperlo" ha continuato l'amico.