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Scomparsa Daniela Ruggi, c’è la svolta: l’amico Domenico Lanza indagato per sequestro di persona

Svolta nelle indagini sulla scomparsa di Daniela Ruggi a Montefiorino (Modena): è indagato per sequestro di persona l’amico Domenico Lanza, detto “Lo Sceriffo”, che nelle scorse ore era stato arrestato per possesso di armi illegali. I Ris di Parma nel suo appartamento.
A cura di Ida Artiaco
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Svolta nelle indagini sulla scomparsa di Daniela Ruggi, la 31enne di cui si sono perse le tracce dal 18 settembre scorso a Montefiorino (Modena). C'è infatti un nome nel registro degli indagati con ipotesi di reato sequestro di persona: si tratta dell'amico della donna, Domenico Lanza, conosciuto come "Lo Sceriffo" in paese.

L'uomo, 66 anni, ieri era stato arrestato per possesso di armi illegali trovate in casa durante una perquisizione, dunque non legato alla scomparsa della 31enne. Ma oggi il quadro è cambiato. La notifica è arrivata questa mattina proprio durante l'interrogatorio di garanzia e l'udienza di convalida relativa alla detenzione di armi clandestine.

La Procura di Modena ha chiesto la misura cautelare in carcere e si attende la decisione del giudice, relativamente al reato del possesso di armi, sequestrate nella sua camera da letto e che, ha detto il legale Fausto Gianelli, non sarebbero mai state usate, ma appartenevano al padre dell'uomo.

I Ris di Parma sono stati ore nell'abitazione dell'uomo alla ricerca di qualche indizio che potesse aiutare nelle ricerche di Daniela Ruggi. Lanza sarebbe stato uno degli ultimi a vedere la 31enne prima della sparizione a metà settembre. È finito all'attenzione degli inquirenti dopo aver mostrato indumenti intimi della ragazza che teneva nel baule della sua auto alla squadra di Pomeriggio Cinque che era andata a intervistarlo.

Nel servizio mandato in onda l'uomo aveva anche confermato la recente frequentazione con la 31enne conosciuta a suo dire per caso per strada. Lui ha sempre sostenuto di aver varie volte ospitato la ragazza a casa sua, dove le offriva pasti caldi e anche la possibilità di lavarsi, dato che l’abitazione della Ruggi a Montefiorino era priva di acqua calda.

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