Scomparsa dalla nave, la mamma di Gaia non crede all’ipotesi suicidio: “Mai dato segni di squilibrio”
"Gaia aveva tanti progetti, voleva prendere la patente e stava preparando il cv per trovare lavoro. Una persona disperata non ha neanche fame. Se ci fosse stato qualcosa di strano ce ne saremmo accorti, non ha mai dato segni di squilibrio".
A parlare è Angela Palazzolo, la mamma di Gaia Randazzo, la 20enne scomparsa dalla nave Superba partita da Genova lo scorso 10 novembre. La giovane si era imbarcata insieme al fratello 15enne per andare a trovare la nonna a Palermo. Ma in Sicilia non è mai arrivata.
La mamma, intervistata da Chi l'ha visto? nella puntata andata in onda questa sera su Rai 3, non crede all'ipotesi del suicidio avanzata dalla Procura della città siciliana: secondo gli inquirenti Gaia potrebbe essersi gettata in mare dal ponte 6 della nave, dove è stata trovata la sua felpa.
A supportare questa tesi, un messaggio che la ragazza avrebbe scritto all'ex fidanzato, che lei stessa aveva lasciato 4 giorni prima della scomparsa, e trovato sul telefono che lei aveva lasciato accanto al fratello sulla nave: "Ti amo, addio". L'sms non sarebbe mai arrivato a destinazione, forse per mancanza di linea.
"Non credo ci si debba fermare lì – ha detto ancora la signora Angela -, è impossibile che non abbia notato nulla di strano. Stavano insieme da 3 mesi, non credo che potesse spingersi a tanto". Poi l'appello: "Se avete visto qualcosa vi prego ditecelo, per me il suicidio è infondato. Io il papà di Gaia vogliamo la verità".
La signora Angela ha anche ricostruito quanto successo lo scorso 10 novembre: "Gaia era tanto tempo che non andava giù per problemi nostri. Non riuscivamo ad andare a trovare mia mamma che non sta molto bene. Così lei e il fratello hanno deciso di andarci. Le ha comprate dei regali per Natale. A Genova sono arrivati verso le 15.30 del pomeriggio. Avevano tempo prima dell’imbarco, avevano pensato di andare all’acquario. Poi, lei mi ha mandato un messaggio, con le foto delle poltrone che erano tate assegnate a loro e dopo l'imbarco mi sono tranquillizzata". Poi, il nulla.