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Scomparsa Cristina Golinucci, l’inchiesta per omicidio è stata archiviata: è la decima volta

Respinta l’opposizione di Marisa Degli Angeli, mamma di Cristina Golinucci, alla chiusura delle indagini. Il Gip del Tribunale di Forlì ha accolto la richiesta del pubblico ministero dal momento che non sarebbero emersi elementi importanti dagli ultimi accertamenti. La 21enne è scomparsa il primo settembre 1992 a Cesena.
A cura di Biagio Chiariello
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Cristina Golinucci
Cristina Golinucci

Per la decima volta in 32 anni, l'inchiesta sul caso della scomparsa di Cristina Golinucci è stata archiviata. Nonostante le recenti testimonianze e i ripetuti appelli della madre, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Forlì ha disposto l'archiviazione del fascicolo per omicidio, a carico di ignoti, relativo alla giovane di 21 anni sparita nel nulla da Cesena nel 1992.

Nel motivare la sua decisione, il gip ha precisato che le indagini sono state estese e articolate, e hanno consentito di approfondire ogni possibile traccia, con profusione di impegno e risorse, ma non hanno dato esiti. "Fermo restando – ha detto – che in caso di elementi di novità, l'indagine potrà essere riavviata senza pregiudizio per le parti coinvolte."

Non è una novità per Marisa Degli Angeli, mamma di Cristina, che ormai da tempo si batte per la riapertura del caso. "Sono abituata alle decisioni dei giudici, ma spero che non mi abbandonino. Dallo Stato non vorrei delle scuse, perché dopo tanti anni non me ne faccio niente. Vorrei che cercassero Emmanuel Boke [condannato e ricercato anche in Francia per violenza sessuale, ndr]", ha dichiarato.

Tra gli accertamenti analizzati ci sono anche quelli riguardanti Boke, ragazzo ospite del convento, sospettato in passato di essere responsabile della scomparsa di Cristina. "A questo punto ci attiveremo direttamente con il Tribunale della Provenza", ha ammesso l'avvocato Barbara Iannuccelli, legale di Marisa.

Era stata la Procura di Forlì a chiedere al gip l'archiviazione. La richiesta è stata formulata dal pm Laura Brunelli per motivi tecnici, come impone l'ordinamento giuridico, poiché in due anni – periodo limite concesso – le indagini non hanno portato a sviluppi significativi.

La 21enne era scomparsa il primo settembre 1992. Quel giorno aveva un appuntamento con il proprio padre spirituale al convento dei cappuccini di Ronta, ma non si è mai presentata. Un anziano avrebbe visto una macchina guidata da un "frate" in compagnia di una giovane arrivare nella zona di Mercato Saraceno, nei boschi di Monte Petra, dove lui era impegnato nella raccolta degli asparagi. In quella zona furono trovati due sacchi maleodoranti, ma il gip ha deciso di non far cercare il corpo di Cristina in quell'area.

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