Scomparsa Adriano Pacifico, si mobilita la Farnesina e la mamma vola in Francia: “Siamo soli”
Si stanno mobilitando anche la Farnesina e l'Interpol per le ricerche di Adriano Pacifico, il cuoco di 32 anni del Modenese scomparso da lunedì scorso dopo essere partito in bici alla volta del Cammino di Santiago de Compostela.
Era il 3 luglio scorso quando, in sella alla sua bicicletta, Adriano è partito in direzione Spagna. La mamma ha avuto l’ultimo contatto telefonico con il figlio lunedì scorso, poi se ne sono perse le tracce. Nel frattempo però sono stati fatti numerosi prelievi con la sua carta bancomat, l’ultimo dei quali venerdì sera alle 21.06: sono stati ritirati 10 euro, gli ultimi rimasti sul conto del giovane che è stato prosciugato.
Proprio la madre, Grazia Masueto, aveva raccontato di averlo sentito l'ultima volta lunedì scorso quando "mi ha fatto una videochiamata su Messanger, facendosi prestare il telefono di un ragazzo del posto che aveva conosciuto, in quanto mi ha detto che il suo era rotto. Era in Francia, ma non è chiaro se a Tolone oppure a Saint-Tropez".
La donna è così volata alla volta della Francia insieme al compagno, ma al Corriere della Sera ha raccontato di aver trovato una situazione non di certo conciliante. "Non ci hanno ascoltati, dicono di non aver ricevuto la denuncia dall’Italia che so essere invece stata inoltrata. Non ci hanno considerati, siamo stati rimbalzati da una stazione all’altra", ha detto.
Atteggiamento, questo, confermato anche da Michele Bardo de La Casa degli Italiani in Francia, che su Facebook ha raccontato di aver accompagnato in qualità di traduttore la madre di Adriano alla stazione di polizia di Marsiglia: "Osservare la completa indifferenza per le sorti di questo ragazzo, sono qualcosa di vergognoso e propio per questo invito tutti a far circolare i post informativi e sollecitare chiunque possa fornire informazioni utili, ma anche a sollecitare sia le Autorità italiane che francesi ad attivarsi per ritrovare Adriano Pacifico, perché la solidarietà popolare è l'unica che ci può aiutare e salvare da queste Istituzioni, dai Servizi, dove la cosa più importante è avere la giusta risposta per potersi sollevare dai bisogni della gente comune e in particolare da bisogno di Giustizia e Sicurezza, che io in particolare nel mio caso personale purtroppo conosco bene e propio per questo denuncio pubblicamente la negligenza a cui ci siamo trovati di fronte io ed i genitori di Adriano", si legge in un post.