Scomparsa 17 anni fa, indagato per omicidio il marito di Samira: “La teneva segregata in casa”
Non denunciò la scomparsa di sua moglie, oggi è indagato per omicidio. Accade a Settimo Torinese, dove poche ore fa i carabinieri sono entrati per controllare l'abitazione di Salvatore Caruso, oggi 68 anni e marito, dal 2000 di Samira Sbiaa, conosciuta e sposata in Marocco. L'uomo, che ha sempre parlato di allontanamento volontario circa la scomparsa di Samira, è ora formalmente indagato per omicidio mentre i militari accompagnati dai cani specializzati e da tecnici del Comune, cercano il corpo della donna nel perimetro dell'abitazione di Salvatore.
A sollevare l'allarme recentemente, grazie all'aiuto di un'associazione di Asti, a cui si sono rivolti per mettersi in contatto con le autorità italiane, sono stati i parenti di Samira, che dal Marocco avevano già presentato una denuncia di scomparsa, mai arrivata in Italia, nel 2002. Secondo la sorella di Samira, intervistata da Chi l'ha visto?, la donna era costretta a vivere segregata in casa dal marito. "Sono 14 anni che la mamma non esce di casa, vive attaccata al telefono aspettando notizie di Samira – ha detto agli inviati del programma – noi non ce l'abbiamo con nessuno, vogliamo solo ritrovarla". L'ultimo a vedere Samira, il 7 aprile 2002. fu proprio Salvatore Caruso che ha dichiarato che, secondo lui, la donna voleva lasciarlo.